La scena muta di Renzi sul ballottaggio di Napoli nel suo ultimo blitz in Campania era stato un segnale eloquente. Normale che ora la segretaria regionale del Pd Assunta Tartaglione confermi per gli elettori la libertà di voto: il partito non si schiera né con Lettieri e neppure con De Magistris, nonostante l'ala riformista sembri decisa a sostenere l'ex pm nella sfida finale del 19 giugno. Per ora niente faccia in Campania verso i ballottaggi, Lettieri accusa: il sindaco così nasconde il fallimento, secca la replica di De Magistris: non è vero, Lettieri vuole solo avvelenare il clima. Ad accomunare i due sfidanti divisi praticamente su tutto sono le percezioni dei problemi della città da parte degli elettori, come emerge da un'analisi di Ilvo Diamanti pubblicata su Repubblica. La questione più grave che la nuova amministrazione dovrebbe affrontare per migliorare l'attuale livello di vita è la disoccupazione. Tuttavia la base di De Magistris si sente maggiormente inquieta rispetto ai sostenitori di Lettieri per la questione della legalità e soprattutto della sicurezza. Sono invece identiche le preoccupazioni degli elettori dei due candidati per il trasporto pubblico, la qualità dei servizi sanitari e sociali e la raccolta dei rifiuti.
A Benevento nell'acceso duello tra Mastella e Del Vecchio si registra un solo apparentamento: Benevento Polo Civico che il 5 giugno aveva ottenuto 1.249 voti, pari al 3,25 per cento, si unisce alla coalizione di centrosinistra a sostegno di Raffaele Del Vecchio. "Scelta di campo difficile ma necessaria", ha spiegato Raffaele Tibaldi che cinque anni fa era stato il candidato sindaco del Pdl. "Ma è un accordo che io ho rifiutato", ha chiarito Mastella. Nessuna indicazione di voto dai Cinque Stelle e dalla civica La città di tutti di Gianfranco Ucci mentre Sfidiamoli di Vittoria Principe ha annunciato che voterà per Mastella.
A Caserta il candidato di Pd Marino che ha sfiorato la vittoria al primo turno non ha cercato apparentamenti ufficiali, mentre Ventre per recuperare ha siglato un patto con Luigi Cobianchi, che si era candidato a sindaco con la civica Caserta Libera senza riuscire a superare il 3 per cento.