Una “operazione verità” alla luce di “nuove questioni che l'elettorato non può e non deve ignorare”. L'ha messa in campo questo pomeriggio Carmine Valentino, segretario provinciale del Partito Democratico che con Umberto Del Basso De Caro ed Erasmo Mortaruolo ha incontrato la stampa. «C’è una questione morale che riguarda Clemente Mastella che non può essere più sottaciuta. Una questione morale grande come una casa. Anzi 5».
Così Valentino ha introdotto la questione per poi riferirsi ad uno slogan dell'avversario «C’è un manifesto di Mastella che campeggia in questi giorni in città. Vi si legge “Io penso ai vostri figli, altri solo ai loro”. E' inopportuno perché se c’è chi ha pensato ai propri figli con i soldi pubblici, quello è lui.
Nel 2004, come emerge da atti pubblici e dalla cronaca giudiziaria di organi di stampa nazionale che censurano il modus operandi, Clemente Mastella sottoscrive 5 atti di compravendita immobiliare per altrettanti appartamenti a Roma intestati alla moglie e ai figli di circa 1 milione 452 mila euro, di cui 504 mila euro, provenienti da un conto estero.
Credo che pochi italiani possano permettersi azioni e spese di questa portata. Mastella dovrebbe spiegare queste cose non ai beneventani, bensì agli italiani tutti».
Per Valentino “Merita un chiarimento immediato, poi, la vicenda riportata lo scorso 2 giugno dal Corriere di Caserta secondo il quale Giacomo Caterino, un collaboratore di giustizia confermando quanto già sostenuto dinanzi a un Pm Antimafia, nel corso del contro interrogatorio tenutosi al palazzo di Giustizia di Napoli, ha ribadito di aver conosciuto Franco Zagaria, cognato defunto dell’omonimo boss e trait d’union tra la Regione e il clan a Telese Terme, “tramite Clemente Mastella”. Segnalo, in tal senso, che un programma della festa dell’Udeur, edizione del 2003, riportava tra gli sponsor ufficiali della manifestazione proprio Franco Zagaria».
Infine, la questione de ‘Il Campanile’, il giornale del partito di Mastella. Altro esempio di utilizzo distorto – per fini privati - di finanziamenti pubblici.
«Cito -conclude Valentino - dall’indagine de ‘L’Espresso’: 40mila euro di consulenza allo stesso Clemente Mastella, 98mila euro per rimborsi trasferte e viaggio, 141mila euro per spese di rappresentanza, 22mila euro per liberalità.
Non siamo un’aula di tribunale, non ci interessa il profilo penale della vicenda, ma c’è una questione morale di cui Clemente Mastella deve dar conto ai beneventani. Chiunque si candida ad amministrare una città dovrebbe farlo».
E in serata arriva il commento del candidato sindaco del Pd, Raffaele Del Vecchio: "Provo forte imbarazzo e molta inquietudine, come beneventano e come italiano, per le vicende emerse nella conferenza stampa. Un sindaco deve essere innanzitutto un esempio di trasparenza. Dobbiamo tenere la nostra città lontana da qualsiasi sospetto e dai rischi legati al malaffare. I cittadini beneventani si aspettano un chiarimento immediato da parte di Mastella"
Madel