Affluenza primarie: bene il Sannio

Buono il numero di elettori: più basso rispetto alle precedenti consultazioni, ma con clima diverso

Benevento.  

Benevento ed il Sannio hanno voluto dire la propria. Alle primarie del Pd l'affluenza, anche se dietro alle precedenti consultazioni dello stesso tipo, supera le attese che avevano caratterizzato la vigilia, caratterizzata da polemiche ed incertezze. Il dato dei votanti va infatti contestualizzato al diverso clima delle precedenti primarie, quando l'assenza di contrapposizioni interne ha facilitato la moltiplicazione delle cifre finali. Una partecipazione di cui si comprendono a fondo i contorni, soprattutto quando si mettono uno di fianco all’altro i dati relativi alle affluenze di Benevento, in particolare con quelli di Caserta ed Avellino: bene il capoluogo sannita(12.000 nel Sannio – 14.000 in provincia di Avellino), mentre finisce avanti Caserta (18.000) anche se con uno scarto minore rispetto alle previsioni. Una volontà di partecipazione trainata dal dato della città (2.053 voti), e risultata evidente a tutti coloro che hanno transitato nelle vicinanze dell'hotel President, dove era insediato l'unico seggio cittadino. Un via-vai terminato solo alle 21 quando, chiuse le attività di voto, si è proceduto con lo spoglio. Come detto la giornata era stata particolarmente movimentata a via Perasso. Insieme alla buona affluenza da segnalare anche la concentrazione dei votanti in alcune fasce della giornata: orari di punta l’intervallo tra le 12 e le 13 e quello tra le 18 e le 20. In particolare in questi frangenti non è parsa azzeccata la scelta di allestire un solo seggio per il Capoluogo. Sin dalla prima mattinata hanno iniziato a fare capolino nel salone centrale dell’hotel President gli elettori e i simpatizzanti del centrosinistra, evidentemente non scoraggiati dalle incertezze della vigilia o comunque motivati dall’attivismo di una fetta consistente del partito. Presenti in massa i big del Pd, anche se in ordine sparso o comunque apparsi divisi nei gruppi di riferimento. Levataccia per l’assessore comunale Cosimo Lepore con presidio del seggio sin dalla primissima mattinata: una marcatura a uomo durata praticamente l’intera giornata. “Io sono così – confermava ai suoi amici – le consultazioni mi mettono adrenalina”. Un attivismo motivato anche dall'importanza delle due partite giocate: quella regionale per il candidato Governatore, e quella sugli equilibri locali che non mancherà di far registrare ripercussioni anche dopo queste primarie. Particolarmente motivato è parso il gruppo del sindaco Fausto Pepe: tutti presenti gli amministratori riconducibili al primo cittadino. In ogni caso, se la maggioranza di palazzo Mosti ha fatto la parte del leone va sottolineata anche la presenza al seggio di un consigliere d'opposizione: Giovanni Quarantiello. Francesco Nardone, invece, ha tenuto le fila dello schieramento in campo per De Luca, meno visibile ma particolarmente soddisfatto per il risultato ottenuto. Infine, da sottolineare la stretta di mano e il successivo conciliabolo che ieri mattina ha visto impegnati due dei protagonisti più attesi, in chiave sannita, di questo voto: Fausto Pepe e Umberto Del Basso De Caro.

di Antonio Orafo