«Pepe conosce e frequenta gli ambienti politici da molto più tempo di me. E sa bene come funzionano i meccanismi decisionali». Il consigliere regionale Giulia Abbate interviene all’indomani dell’intervista rilasciata dal sindaco Fausto Pepe ad OttoChannel e nella quale sono emersi giudizi tranchant sia sulla gestione del partito provinciale che sulle ipotesi di candidature per le prossime regionali. Abbate è invece finita nel mirino per l’approvazione di provvedimenti contestati come l’adozione della nuova legge sui rifiuti che ha portato alla costituzione degli Ato. Una critica niente affatto digerita dal consigliere regionale. «Parliamo di una legge votata all’unanimità dal gruppo Pd. Questo non vuol dire che sia un provvedimento perfetto, ci mancherebbe. Ma ritengo che l’impostazione vada salvaguardata, visto che va incontro ai desideri dei Comuni, che riacquisiscono autonomia gestionale dopo che l’avevano persa nel periodo emergenziale. La legge - aggiunge Abbate - contiene sicuramente delle falle, ma è anche diretta emanazione di un contesto comunitario alla quale ci siamo dovuti adeguare». Fatte questa premessa, il consigliere regionale sottolinea come quello di?Pepe sia stato «un commento mal posto. Spero sia stato mal interpretato. Ripeto, è una legge certamente imperfetta ma il principio ritengo vada salvaguardato.?E in ogni caso, nel mio piccolo, ho dato il mio contributo con gli emendamenti ai quali hanno contribuito sindaci volenterosi. Quando ci si attrezza per una rivoluzione, occorre il coraggio di tutti. Ecco, per questo mi auguro che quella di Pepe la si possa definire una “voce del sen fuggita”...». Non può mancare, però, un commento sul quadro politico non proprio idilliaco tracciato dalla fascia tricolore del capoluogo. «Condivido il fatto che magari il partito dovrebbe discutere di più, anche sull’attività amministrativa posta in essere a Palazzo Mosti come Pepe ha giustamente reclamato. Però ritengo che ci siano luoghi più adatti per avanzare queste richieste. Un sindaco così autorevole - sottolinea Abbate - ha tutti gli strumenti, ritengo, per chiedere un confronto inclusivo, collegiale e collettivo sul suo operato e sui prossimi obiettivi del Partito democratico in vista delle regionali». Il consigliere dice la sua anche sulle candidature che il Sannio presenterà:?«Il mio - chiarisce - è un atteggiamento del tutto laico, senza alcuna imposizione e rispettoso delle posizioni di tutti. Vorrei che lo stesso rispetto sia riservato anche a me. Tutti siamo consci della necessità di avere un atteggiamento deciso a Napoli per vedere tutelate le aree interne.?Del resto, il mio impegno quotidiano va in questa direzione». Infine, un ulteriore passaggio sulla gestione del partito:?«Credo che il nostro voglia discutere, creando ulteriori occasioni di confronto. Siamo un partito plurale, dunque c’è necessità di discutere di più. Ci sono istanze variegate e differenti, ma per farlo - conclude - esistono le sedi opportune».
di Giovanbattista Lanzilli