Fronda in Forza Italia: «No alla ricandidatura di Colasanto»

Nel Sannio il 70 per cento degli iscritti vorrebbe un nome diverso

Benevento.  

Richiamare Sparta, Atene e le rispettive lacrime è forse il modo più banale per descrivere la situazione di centrodestra e centrosinistra, nel Sannio, in vista delle elezioni regionali, ma tant'è. Da un lato infatti qualche malumore, nel Pd, si è registrato all'indomani dell'intervista del primo cittadino, Fausto Pepe, rilasciata a Ottochannel.

Qualche crepa però a ben vedere c'è anche nel centrodestra. Risulterebbe infatti, uno sfogo all'interno di Forza Italia, sostenuto da circa il 70 per cento del partito nel Sannio (che tradotto in numeri equivale a oltre 600 tesserati, visto che in totale, nel Sannio sono 983 i tesserati e non 1100 come erroneamente riportato altrove).

Uno sfogo che ha interessato il coordinatore regionale del partito Domenico De Siano, e che è tutto relativo alla questione candidature. Un nutrito gruppo, di cui farebbe parte il coordinatore di Forza Italia giovani, il rappresentante dell'Esercito di Silvio, il Club Forza Silvio, fino all'onorevole Formichella avrebbe posto all'attenzione di De Siano una riflessione: «la ricandidatura di Colasanto non ha favorito una riaggregazione e il rilancio dell'azione politica sul territorio», in pratica al coordinatore provinciale non sarebbe riconosciuta «l'effettiva facoltà di leggere il territorio, e farsi latore delle istanze dei cittadini».

Da questa riflessione sarebbe emersa la volontà di indicare una candidatura diversa: il gruppo in questione, infatti, avrebbe chiesto di verificare la possibilità di convergere sul nome del vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Mario Ascierto della Ratta. Ascierto della Ratta che, negli ultimi giorni, avrebbe incontrato a Campobasso, Altero Matteoli, che ha proprio la funzione di presidente del comitato per le elezioni regionali di Forza Italia.

Si vedrà, ma di certo la riflessione indirizzata a De Siano è importante: il gruppo, infatti, avrebbe fatto notare che, senza prendere in esame le criticità che deriverebbero da una candidatura di Colasanto, si rischierebbe una frantumazione del consenso...che favorirebbe gli avversari. E dunque tra primarie da un lato, e fratture, vere o presunte, dall'altro, la partita per le regionali nel Sannio per ora è più interessante per i dubbi di formazione e di modulo che per numeri e giocate.

di Cristiano Vella