Convitto: la Regione vuole i numeri

La Provincia dovrà comunicare i dati richiesti dalla Miraglia

Benevento.  

Dal tavolo di coordinamento per il dimensionamento, all’assessore regionale all’istruzione Caterina Miraglia, e poi dall’esponente della Giunta Caldoro al presidente della Provincia, Claudio Ricci. Dal numero uno della Rocca al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Angelo Marcucci, che infine si è rivolto al dirigente dell’istituto, Giulio De Cunto. Non è solo tattica, ma è l’iter che lo scorso 6 febbraio si è concluso con l’ufficializzazione alla Regione dei dati richiesti per stabilire quale dovrà essere il futuro della scuola cittadina. La richiesta di cifre e ragguagli, utili a “trovare la migliore programmazione per l’istituto”, era stata inoltrata lo scorso 22 gennaio dall’assessorato regionale. Mentre tra il 3 e il 5 di febbraio sono state prima la Rocca e poi l’ex Provveditorato a girare le richiesta. Alla fine, i numeri registrati non sono stati per nulla confortanti e sembrano indicare un destino incerto per il Convitto Nazionale ‘Pietro Giannone’: 69 gli iscritti al Liceo Artistico, solo 18 per la Scuola Secondaria di 1°. Quota totale , 87 alunni! Una cifra che potrebbe influire inesorabilmente sulle prossime indicazioni che arriveranno da Napoli. Nella lunga catena dell’iter burocratico, però, gli anelli non sono tutti uguali e le scelte assunte dalle varie componenti pesano sul futuro della scuola. La Provincia che dovrà ora comunicare alla Regione gli esiti dei riscontri effettuati, incide sui destini del ‘Giannone’, oltre che per le recenti scelte del Presidente Ricci sul tema della direzione affidata al ‘Virgilio’ di San Giorgio del Sannio, anche per via della delibera n.249 che del 2012, con la quale ha deciso di utilizzare alcune aule della struttura per ospitare le classi del Liceo Musicale: in questo modo si sarebbe di fatto impedito l’accoglimento delle iscrizioni per la prima classe della Scuola Secondaria di 1°, per il 2014/15. Un’altra pessima notizia per il Convitto. Per Ricci, invece, la possibilità di sottolineare come nel 2012, quando venne assunta la delibera 249, fosse ben altro il presidente della Provincia!

di Antonio Orafo