Negli ultimi giorni, il dibattito politico locale ha riportato l’attenzione su un tema cruciale per il corretto funzionamento della democrazia: l’uso responsabile dell’accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali.
+Europa Benevento ribadisce con fermezza la centralità della trasparenza amministrativa, ma sottolinea l’importanza che essa venga perseguita nel rispetto delle regole e con spirito di servizio alla collettività, non come strumento di protagonismo politico.
È fondamentale ricordare che il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL, Art. 43) garantisce ai consiglieri comunali il diritto di accesso agli atti, ma ne disciplina anche le modalità di utilizzo, specificando che tale strumento deve essere funzionale all'espletamento del mandato e non adoperato in modo distorto o per finalità estranee alla propria funzione istituzionale.
L’Articolo 16, comma 4, del Regolamento del Consiglio Comunale di Benevento impone ai consiglieri di mantenere la riservatezza sugli atti ricevuti, nei casi previsti dalla legge. Questo principio esiste per garantire un equilibrio tra il diritto di controllo e la tutela delle informazioni istituzionali. La divulgazione non regolamentata di documenti ufficiali, soprattutto in contesti non istituzionali, rischia di generare confusione e di compromettere la corretta gestione amministrativa. Emblematico è il caso del consigliere Farese, che ha reso pubblica la sua iniziativa di accesso agli atti durante una trasmissione radiofonica, anziché nelle sedi istituzionali opportune. Un comportamento che solleva interrogativi sul rispetto delle procedure e sull’opportunità di trattare questioni amministrative complesse in contesti mediatici, piuttosto che all’interno delle commissioni e degli organi preposti.
+Europa Benevento ha sempre promosso una cultura della trasparenza che non sia soggetta a opportunismi politici. La coerenza istituzionale è un valore fondante delle democrazie europee, ed è preoccupante notare come, in determinati contesti, si tenda ad applicare il principio della trasparenza in maniera selettiva, a seconda della propria collocazione politica del momento.
Il caso dell’accesso agli atti su una società privata pone un interrogativo più ampio: si sta facendo un uso corretto di questo strumento, oppure si sta cercando di costruire una narrazione più funzionale agli equilibri politici locali che alla reale necessità di trasparenza?
Non può sfuggire, infatti, il dato politico: il consigliere Francesco Farese, in passato vicino alla maggioranza mastelliana e destinatario di una delega amministrativa conferita dal sindaco Mastella, ha mutato radicalmente il proprio approccio al tema della trasparenza dopo che tale incarico gli è stato revocato. Il passaggio all’opposizione ha coinciso con un cambiamento nella sua narrativa politica, evidenziando un atteggiamento che sembra più orientato al posizionamento personale che alla coerenza istituzionale. Nel dicembre 2023, la revoca della delega a Farese è stata motivata dal sindaco con il “disallineamento nelle scelte di voto” all’interno del Consiglio Comunale. Un episodio che segnala come il consigliere, dopo aver ricoperto ruoli nella gestione amministrativa, abbia improvvisamente assunto una posizione diametralmente opposta rispetto all’operato dell’amministrazione di cui fino a poco prima faceva parte. Questo cambio di prospettiva solleva dubbi legittimi sull’effettiva finalità di certe iniziative, tra cui l’uso dell’accesso agli atti come strumento di battaglia politica piuttosto che di reale garanzia democratica.
La trasparenza deve essere garantita sempre e con metodo, non solo quando conviene o quando si è all’opposizione.
Per questo motivo:
chiediamo che l’accesso agli atti venga regolamentato con maggiore rigore, per evitare usi strumentali;
invitiamo il Consiglio Comunale a ribadire la centralità del rispetto delle norme sulla riservatezza istituzionale;
proponiamo l’adozione di linee guida ispirate alle migliori pratiche europee, che garantiscano un uso corretto e trasparente delle informazioni amministrative.
La credibilità delle istituzioni si costruisce con regole chiare e applicate in modo imparziale. L’accesso agli atti è uno strumento di garanzia democratica, ma non deve essere usato come leva politica per esigenze di parte. La trasparenza deve essere un principio costante, non una strategia che cambia a seconda della convenienza.
+Europa Benevento continuerà a battersi per un’amministrazione più trasparente, più europea e più responsabile, lontana da logiche di strumentalizzazione. La nostra visione della politica è chiara: regole uguali per tutti, rispetto delle istituzioni e un approccio che metta sempre al primo posto l’interesse dei cittadini.