Rubano: «Santamaria, quella conferenza è un autogol»

Critiche all'ex segretario provinciale Udc: «Toni inutilmente alti»

Benevento.  

Il tornado di stracci che da maggio scorso continua a vorticare ininterrottamente sull'Udc sannita non accenna a placarsi. Dopo la conferenza al vetriolo di Santamaria interviene infatti anche Lucio Rubano, con una nota oltremodo critica nei confronti dell'ex segretario provinciale : «La conferenza stampa di Gennaro Santamaria, ex segretario provinciale dell’UdC dI Benevento, ha ufficialmente portato in terra sannita la rottura che si è consumata a livello nazionale tra Casini e Cesa. Era sicuramente  inevitabile che ciò accadesse, però mi sarei aspettato una reazione più composta.

 Prima di tutto, reputo una inutile dimostrazione di forza ed un atto di grande arroganza la scelta di tenere nella sede del partito, di cui è ex segretario, la conferenza stampa con la quale, oltre ad inveire contro De Mita, Santamaria annuncia la sua intenzione di intraprendere un nuovo percorso politico.

  I toni volutamente alti e le espressioni  usate per descrivere  lo stato in cui verserebbe il partito, addebitando a De Mita la responsabilità di tutti i mali che lo affliggono,  possono, invece,  trovare una spiegazione solo se consideriamo ancora cocente, nell’animo di Santamaria, la delusione per il commissariamento.

 Il commissariamento, in effetti, equivale ad una bocciatura e a nessuno piace essere bocciati, quindi, è umano avere delle reazioni, cercare delle giustificazioni. Ma, da un uomo di esperienza come Gennaro Santamaria, è lecito aspettarsi qualcosa di diverso. E’ lecito  aspettarsi un’analisi politica, anche  dura e sferzante, ma ponderata, pensata e argomentata.

 Per questo motivo, se da un lato si può anche solidarizzare con il senso di delusione che sicuramente ha pervaso e pervade l’animo di Santamaria dopo il commissariamento,  non si può non ricordare quella  regola fondamentale per la quale  quando la squadra vince, il merito è di tutti, mentre  quando perde, la colpa è solo  dell’allenatore».  

 Secondo Rubano Santamaria avrebbe fatto autogol nel descrivere la situazione del partito: «Alla luce di questa regola aurea, le parole usate da Santamaria per descrivere la situazione in cui versa il partito a Benevento diventano un formidabile autogol. È  evidente, infatti,  che,  se  adesso ci si ritrova a dover lavorare solo sulle  povere, misere  “spoglie” di un partito che , secondo l’ex segretario, ha un passato, ma nessun futuro,  non è certo responsabilità di chi,  come il sottoscritto, si appresta a dare modestamente il suo contributo alla ricostruzione del partito stesso, ma di chi lo ha guidato negli ultimi anni. A questo proposito, poi, è  forse utile ricordare che Santamaria non ha  sempre avuto vita facile nel partito (come, del resto, può accadere)  e che proprio la vicinanza e la fiducia di De Mita  hanno fatto si che potesse essere confermato, nel 2011,  segretario del partito, con tutte le soddisfazioni che ne sono derivate,  nell’Alto Calore e nella SORESA. 

Ritengo, inoltre,  si debba fare anche un’altra considerazione:  la scelta di De Mita di appoggiare De Luca (scelta da cui è dipesa la rottura tra Casini e Cesa),  è stata dettata dalla necessità di difendersi dal tentativo di isolamento politico che era in atto a suo danno.   Non si può prescindere da questo fatto se si vuol fare un’analisi seria del come e del perché si è arrivati a questo punto.  E non si può neanche negare che quella scelta, azzardata,  si è, invece,  rivelata vincente,  altro che “irrilevanza politica ed elettorale”.   

E, del resto, cosa c’era di così drammatico o di così incoerente nell’appoggiare De Luca e il PD, visto che adesso Santamaria è a capo della segreteria del Ministro Galletti, Ministro dell’Ambiente del Governo Renzi (PD)?  Incarico prestigioso, per il quale porgo le congratulazioni e faccio gli auguri di buon lavoro al nostro ex segretario, ma mi chiedo se tutti coloro che non hanno condiviso la scelta di De Mita di appoggiare De Luca alle scorse elezioni regionali, adesso hanno approvato e condiviso la scelta di Santamaria.

Al netto della delusione per il commissariamento, dunque,  umanamente comprensibile, ma politicamente irrilevante, cosa rimane della conferenza stampa di Gennaro Santamaria?»

Redazione