Non è usuale fare una conferenza stampa per sancire il prolungamento di un contratto. Il Potenza lo ha fatto per quello che è il giocatore più importante del suo organico, Salvatore Caturano. Le parole del presidente Donato Macchia sono insindacabili: “Giù le mani da Caturano. Lui è venuto a Potenza quando nessuno voleva venire qui e da allora è diventato una bandiera per il Potenza. E' un progetto che vuole crescere ed andare lontano. Caturano era legato già fino al 2026, ma ieri abbiamo prolungato fino al 2027. Gli abbiamo anche chiesto che quando non calcherà più i campi di gioco rivesta un ruolo importante per il nostro progetto. Lo voleva fortemente il Trapani, ma è imprescindibile la sua presenza nel nostro progetto sportivo”.
Il presidente del Potenza non ha mancato di dire due parole sulla partita di domenica contro il Benevento: “Per una società che ha da 20 anni un azionista come Oreste Vigorito c'è solo da togliersi il cappello. Se riusciamo a fare risultato la mia soddisfazione sarebbe doppia. Grandissima stima nei confronti del presidente giallorosso, ma in campo io voglio vincere, così come lo vuole il mio amico Oreste. Lo stimo in profondità, ma io voglio vincere quando gioco contro: la chiamo “la mia partita”.