«Il vento antimeridionale, in parlamento c'è, ed è trasversale. Non riguarda soltanto la Lega, ma anche colleghi di partito che stando ad Alessandria o a Bergamo non hanno alcun interesse per il Sannio. Colleghi che a volte, in parte giustamente, ci dicono “Ancora chiedete soldi? Ne avete avuti tanti senza essere riusciti a sfruttarli”». Così Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture, ha lanciato l'allarme sulle priorità per il sud e sul rischio di fallire forse l'ultimo appuntamento importante. Appuntamento che è quello dei fondi europei, cavallo di battaglia dell'ultima campagna elettorale alle regionali: la destra di Caldoro non è riuscita a sfruttarli, la sinistra, il Pd, ha il dovere di prendere le briglie e cavalcarlo, quel cavallo.
Ma senza errori, senza atteggiamenti indolenti e vittimistici: «C'è un'opportunità enorme: un terzo dei fondi europei a disposizione per la prossima programmazione saranno destinati a operazioni a sportello. Questo vuol dire che i protagonisti saranno i comuni, sia in forma singola che associata. In base a ciò è importante arrivare più che preparati alla nuova sfida.
Si scelgano funzionari da formare ai fini delle presentazioni delle domande. Faccio un esempio: un sindaco chiese dei fondi europei presentando semplicemente uno studio di fattibilità. Con tutta la buona volontà, ma è impossibile finanziare uno studio di fattibilità.
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Crisvel