Autonomia differenziata, il Sannio in piazza a Roma

La rete sannita contraria al progetto Calderoli il 7 ottobre a Roma

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Benevento.  

Le Organizzazioni facenti parte della “Rete Sannita NO all’Autonomia Differenziata” - ACLI, ANPI, ARCI, AUSER, CGIL, Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Italia Nostra MAT, Laboratorio per la Felicità Pubblica, Legambiente e Libera contro le mafie - confermano la loro contrarietà al progetto governativo dell’autonomia differenziata delle regioni. La maggioranza di destra, indifferente alle forti preoccupazioni e contrarietà espresse da organismi e personalità qualificati, sta accelerando il percorso per l’approvazione del disegno di legge governativo da parte del Parlamento.

Il progetto dell’autonomia differenziata è pericoloso in quanto, se realizzato, spaccherà l’Italia, spezzettandola in tanti staterelli, in controtendenza rispetto alle esigenze della società contemporanea, e aggraverà i già insopportabili attuali divari e diseguaglianze, mettendo a rischio i diritti di cittadinanza, indebolendo l’intero Paese. La Rete, riunitasi il primo agosto nella sede provinciale della CGIL di Benevento, ha individuato nella manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma, indetta dalla CGIL e dal mondo dell’Associazionismo democratico in difesa dei diritti costituzionali e contro l’autonomia differenziata, un momento importante nella battaglia per fermare il progetto governativo, per cui è indispensabile lavorare per la sua massima riuscita e per una robusta partecipazione di cittadini del Sannio. Le azioni politiche - manifestazioni, convegni, iniziative pubbliche – vanno accompagnate da forti prese di posizioni istituzionali.

È importante che le Autonomia locali contrastino il progetto delle destre nelle forme ritenute più opportune (documenti, dichiarazioni, odg delle assemblee, …). Invitiamo esplicitamente i Sindaci, rappresentanti delle comunità locali, ad esprimersi sul progetto governativo, nella convinzione che massicce posizioni di contrarietà possano contribuire a mettere in crisi l’iter di approvazione. Riteniamo che difronte ad una riforma di tale portata, che può stravolgere i rapporti tra Stato e singole Regioni, con la condanna delle aree del Paese più povere, come quelle del Mezzogiorno, a restare indietro per sempre; con Il Sannio che rischierà di vedere accantonata definitivamente la possibilità di emancipazione; con l’istituzionalizzazione e legittimazione delle attuali disuguaglianze; con i Comuni che perderanno competenze; è un dovere, per chi è a capo dell’amministrazione comunale, esprimersi e chiarire i propri intendimenti alla sua popolazione. Dopo l’importante convegno a Benevento del 7 giugno sulla “Repubblica Una e Indivisibile”, di cui diamo un giudizio positivo per i contenuti e per l’ampia partecipazione della cittadinanza, che ha visto la nascita della “Rete Sannita NO all’Autonomia Differenziata”, l’impegno deve continuare con l’obiettivo di allargare l’attenzione e di aumentare la consapevolezza sulla ricaduta che l’autonomia differenziata avrebbe nelle nostre zone. Riserveremo il mese di settembre all’ascolto dei cittadini, delle loro esigenze e dei tanti problemi, confrontandoci con loro e con i Sindaci che parteciperanno, mediante una serie di iniziative che terremo nelle diverse aree della provincia.