“Nel suo appello di ieri, in cui ha chiesto ai candidati consiglieri di votare prima il sindaco poi loro stessi, sembrava veramente il conte Ugolino che dice ai suoi figli prima me poi voi. Significa avere un'idea della politica che è quella che porta avanti dal '75 ad oggi, quella degli interessi personali e non dell'interesse per la città”.
Angelo Moretti attacca diretto il sindaco uscente Clemente Mastella che lo ha bollato come “un ragazzotto che ha fatto carriera col welfare grazie ai soldi pubblici”.
Con una copia della "La Casta" sulla scrivania il candidato sindaco della coalizione Arco vuole dimostrare tutte le differenze possibili tra il suo nuovo progetto e la vecchia amministrazione.
“L'unico fendente diretto dal palco di piazza Roma lo ha rivolto a me – riflette – forse perchè sono il suo unico timore. Sfugge al confronto e innesca il gioco del 'sono tutti contro di me' che gli conviene per evitare di parlare di quanto non ha fatto con gli altri candidati... la sua storia politica è in questo libro (ndr La Casta). Ha sempre munto le tante mammelle del nostro Stato e parla di un suo competitor che ha creato un'azienda che conta 300 posti di lavoro in tutta Italia. Non solo, Sale della Terra ha dato la stura ad un nuovo modello di welfare”.
“E' una vicenda stucchevole – prosegue ancora– quella di una politica vecchia che prova a dare ancora una linea per il futuro dopo i disastri che sono sotto gli occhi di tutti. Dovrebbe fare un passo indietro con eleganza e dire che non può amministrare una città”.
Insomma picchia duro Moretti prima di illustrare in un fittissimo intervento la sua Benevento: verde, accogliente e intelligente.
“Le nostre tre liste sono state un piccolo miracolo civile. Settantanove militanti che sono la dimostrazione di una partecipazione vera per realizzare l'idea di una città olistica dove tutto è collegato”.
Comincia analizzando gli obiettivi ed elencando le doglianze ascoltate anche negli incontri con i cittadini. Grafici alla mano illustra le precarietà di Benevento in fatto di sostenibilità ambientale e sociale, andamento demografico, qualità dell'aria, qualità della vita, valore immobiliare, tasso di disoccupazione, depressione dei servizi, sfiducia degli investitori, crescita zero, tasse a zero esenzioni e depressione della spesa.
Indica la strada per: “connettere la città, prendersene cura e liberarla” declinando le azioni da mettere in campo attraverso i diversi settori: welfare e demografia, politiche ambientali e salute, lavoro e nuove occasioni del Green new deal, partecipazione trasparenza e anticorruzione e processi culturali e processi di rigenerazione urbana e rurale.
Tra le numerosissime proposte azioni per le politiche ambientali: la rescissione del contratto con Gesesa nel 2022 per riportare il servizio idrico alla gestione pubblica, il contratto di fiume e il depuratore, l'attenzione alle energie rinnovabili vero punto di forza della svolta green, un piano di reindustrializzazione dell'Asia. E poi azioni per il lavoro, la parità di genere, le comunità energetiche.