Pd: c'è Zarro per la presidenza

Si era valutata l'ipotesi Mortaruolo: ma è membro di diritto.

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Benevento.  

Non Mortaruolo, ma Zarro. Sembra destinato a risolversi così il nodo presidenza per il Partito Democratico di Benevento in vista dell'assemblea provinciale di oggi, che si terrà ancora a Palazzo Ionni di Molinara, quella che precede il congresso. Come detto nei giorni scorsi era stata valutata l'ipotesi di affidare a Mino Mortaruolo, consigliere regionale, il ruolo di presidente “traghettatore”: un ruolo imposto dai ricorsi dell'area deluchiana e dal pronunciamento della commissione nazionale di garanzia che aveva dichiarato decaduto il presidente in carica Insogna, sindaco di Melizzano, che non aveva rinnovato nei tempi prescritti la sua tessera d'iscrizione . Ma non è il caso, si è riflettuto: Mortaruolo è membro di diritto e non eletto dell'assemblea in quanto consigliere regionale, e se lo statuto e i regolamenti non sembrano escludere del tutto l'ipotesi presidenza, si è scelto di evitare di prestare il fianco a ulteriori eventuali ricorsi, in un momento particolarmente caldo e nel pieno dello scontro con l'area deluchiana. E dunque, la scelta della federazione dem è ricaduta su Giovanni Zarro, “padre nobile” del Partito Democratico con alle spalle ben cinque legislature in Parlamento sempre nelle fila della Democrazia Cristiana oltre all'incarico di sottosegretario all'Agricoltura rivestito nello stesso periodo, e poi consigliere comunale durante la seconda legislatura a guida Pepe. Anche per Zarro si profila il ruolo di traghettatore, come immaginato per Mortaruolo: l'assemblea provinciale e poi il congresso. Oltre quell'orizzonte, allo stato, non è dato guardare.