Basile: "Tavolo Centrosinistra? No. Mazzoni sindaco? Nemmeno»

Il segretario politico di civico 22: «Rispetto grande, ma non sarebbe alternativa a Mastella»

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Benevento.  

In campo dalla fine del 2019, Civico 22 si è posto l'ambizioso obiettivo di sovvertire il pensiero, e addirittura i riti della politica beneventana, mettendo al centro i progetti, parlando un linguaggio diverso. L'obiettivo, mai nascosto, è stato ed è quello di creare un'alternativa all'attuale amministrazione comunale, e non solo. Certo, rispetto agli inizi Civico 22 ha attraversato un mare che tra covid e contingenze politiche non è certamente calmo e non è rimasta immune ai flutti: alcuni hanno preferito abbandonare, altri si sono avvicinati. E oggi, che l'appuntamento politico scelto per il battesimo del fuoco si avvicina Civico 22 che tra progetti e position paper ha mostrato la propria idea di città si prepara alla battaglia politica, dotandosi di un apparato politico. Guidato da Pasquale Basile, tra i “fondatori” di Civico 22, che sarà segretario. 

 Innanzitutto, perché Civico 22 ha bisogno di un segretario?
 Perché essendo un movimento ovviamente civico, ma che punta comunque a operare politicamente, è necessaria una regia per coordinare le scelte di natura politica, che curi i rapporti, che rappresenti Civico 22. Insomma, tutto ciò che fa una segreteria politica. 

Ecco, a proposito di rapporti, siete seduti ad un tavolo di centrosinistra: a che punto è l'alleanza?
Approfitto per sgombrare il campo da un equivoco che leggo un po' ovunque: non esiste allo stato alcun tavolo. Comprendo perfettamente che si possa ascriverci al campo di centrosinistra perché all'interno di Civico 22 ci sono esperienze provenienti dal mondo cristiano e dal mondo di sinistra, ma siamo e restiamo civici, ed eventuali alleanze le costruiamo non perché qualcuno le ritiene “naturalmente precostituite”, ma attraverso un metodo inclusivo, pubblico, discutendo di temi e condividendo una visione. 

Quindi ad oggi il tavolo col Pd e il Movimento Cinque Stelle, dato per assodato e in fase avanzata, non c'è?
No, non c'è: c'è un dialogo, ovviamente e ci sono state battaglie comuni che ci hanno visto uniti negli ultimi mesi con Pd e pentastellati. E' chiaro dunque che sono per noi interlocutori privilegiati. Ma per costruire un'alleanza bisogna condividere un'idea di città e una visione che metta al centro il bene comune e il bene della città stessa. Un'alleanza, non un tavolo: : se c'è un tavolo c'è qualcuno che ha il potere di invitare e quindi anche quello di escludere, eventualmente. La volontà è cambiare metodo e dialogare su temi e idee, come peraltro stiamo facendo da tempo. Se dobbiamo allearci perché idealmente siamo in un campo, ma poi non condividiamo la stessa idea di città che senso ha? Allo stesso modo, se condivido l'idea di città di Viespoli, per esempio, ha senso non dialogarci perché ha una storia diversa? Certo, ci sono naturalmente delle condizioni minime che poniamo come base del dialogo: su tutte antirazzismo, tolleranza e inclusività, su questi concetti non si discute. 

)Parliamo di nomi: Angelo Moretti è il vostro candidato?
 L'assemblea degli iscritti non si è ancora espressa sulle candidature. Angelo nell'incontro online del 9 dicembre ha ricevuto un gradimento altissimo online. Nelle consultazioni che avvieremo valuteremo complessivamente, anche se saranno proposti altri nomi e poi avremo un candidatura ufficiale. 

Il tavolo non c'è, ma bisognerà discuterne anche con gli eventuali alleati: sono circolati già diversi nomi, alternativi a quello di Moretti o del candidato di Civico 22 e tra i più gettonati c'è quello di Erminia Mazzoni.
Ho estremo rispetto per la figura umana, professionale e politica di Erminia Mazzoni: tengo a precisarlo. Così come per gli altri nomi circolati di alto profilo...tuttavia abbiamo impostato un ragionamento differente, che prescinda dai nomi e converga sulle idee. E abbiamo avviato questo ragionamento per creare un'alternativa a Mastella perché riteniamo abbia amministrato male, non abbia un'idea di città e che a Benevento serve ben altro. Ora però è palese: se dobbiamo creare un'alternativa a Mastella e poi ci presentiamo agli elettori con un profilo simile, dai ruolo già ricoperti in politica alla trasversalità e altre caratteristiche del genere noi non facciamo una scelta alternativa a Mastella, ma ne facciamo una speculare...e no, non è quello che vogliamo.

 E dunque a quel punto sareste disposti ad andare da soli?
 Andare soli in senso di rottura o escludere qualcuno da qualcosa, come detto, è uno schema che non ci appartiene. Per contro: se si vuol replicare uno schema che può essere l'alleanza di governo nazionale o quella regionale è evidente che sono altri ad escludere Civico 22, che essendo appunto Civico non ha vincoli di questo tipo. Chiediamo altro: ragionare su un modello di città, non su un modello politico. Se invece prevalgono questi schemi e per allearci dobbiamo rinunciare a tutto ciò che Civico 22 ha costruito e a quelli che considera capisaldi della sua esistenza allora non avrebbe più senso Civico 22. Non siamo un partitino in cerca di poltrone o con l'obiettivo di eleggere un paio di consiglieri: la nostra è una proposta più ampia e basata su altro. Se questo vuol dire andare da soli che problema c'è?