Rubano: "Futuro Forza Italia improntato su merito e risultati"

Il vice coordinatore regionale: "Il riassetto non può deciderlo chi ha remato contro"

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Benevento.  


Francesco Maria Rubano, vice coordinatore regionale di Forza Italia, interviene per delineare il futuro del partito :  "Sarà una rivoluzione gentile quella che andrà operata all’interno del partito, aperta a nuove idee e sollecitazioni, a chiunque abbia voglia di dare un contributo disinteressato in termini progettuali e di programmi, sempre che il senatore De Siano, a cui va il senso della mia stima per il lavoro svolto in passato, decida di passare la mano. Le persone che intendono avvicinarsi, e posso garantire che se ne sono fatte avanti tante in queste ultime settimane e nel periodo della campagna elettorale, vanno considerate come risorse, e come tali vanno valorizzate, non certo fatte sentire ospiti, in alcuni casi pure indesiderati. Mi pare evidente che nel riassetto non potrà essere indicato chi non ha partecipato alla campagna elettorale per le Regionali, tantomeno chi ha attaccato costantemente il candidato presidente Caldoro, come pure chi, nel suo comune, ha conseguito risultati ridicoli per il partito e anche per se stesso. Lo dico da vice coordinatore regionale e lo sottoscrivo da sindaco del comune più azzurro di Italia. La mia non vuol essere una polemica sterile ma un’amara constatazione oltre che uno spunto di riflessione serio e mi auguro condiviso. Il rinnovamento di Forza Italia deve essere quasi totale: il partito del presidente Berlusconi deve tornare ad essere, com’era una volta e in linea con lo spirito con cui è stato creato, un contenitore di volti nuovi, puliti, affidabili, sinceri e senza pregiudizi. Un movimento - continua il Vice Coordinatore - all’interno del quale esista un contraddittorio, un confronto sui contenuti, sulle prospettive, un laboratorio politico propenso a riaprire i battenti a coloro che, pur riconoscendosi nei valori cattolico-democratici e liberali tendenti verso destra, non si rivedono in quella parte estrema della destra e nell’ideologia leghista. Una comunità di persone dotate di buona volontà senza capibastone né viceré, plurale nei ragionamenti e nelle discussioni, inclusiva, ospitale, aggregativa. Per ricostruire dal basso occorre una selezione di amministratori e di esponenti della società civile scevra da veti, condizionamenti e posizionamenti, interessi personali e lotte intestine, individuati anzitutto tra coloro che ci sono stati vicino nel corso di queste ultime consultazioni e che hanno dimostrato sul campo e fuori, in un momento particolarmente difficile, la capacità di esprimere consenso elettorale. E soprattutto occorre non abbandonare i militanti, giovani e donne e dirigenti di partito che a mani nude e con la schiena dritta, hanno fatto campagna elettorale assumendosi la responsabilità di votare Forza Italia al netto delle complicanze. Fare una cernita - conclude Rubano - sarà abbastanza semplice, perché si potranno misurare volti, numeri e capacità attenzionando i voti espressi comune per comune, in modo da comprendere, nelle 550 realtà campane, chi davvero ha mostrato lealtà e peso politico e chi, diversamente, si è limitato al minimo sindacale o addirittura fatto finta".