Moretti a Mastella: Nonno di Benevento? Solo piroette e bugie

Il leader di Civico 22: Si intesta di tutto, città schiava di una crisi farsa: torni a fare feste

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Benevento.  

Una lunga lettera, ironica, sulle azioni e sulle parole di Mastella degli ultimi giorni.
E' il post di Angelo Moretti, leader di Civico 22 e gettonatissimo candidato sindaco qualora si fosse votato nel 2020.
Moretti scherza Mastella chiamandolo “Nonno della città di Benevento” : “Caro nonno della città di Benevento, che ieri pomeriggio ancora una volta ci hai stupito con la tua coerenza piroettante, revocando le tue dimissioni “irrevocabili”, ci rivolgiamo a te, a te che hai studiato venti giorni per prepararti una diretta televisiva in cui passare in rassegna tutte le figure retoriche di una politica fatta di parole senza carne:
- il tifo per il Benevento calcio, a cui non hai mai nascosto di non essere legato,
- la paura del Corona Virus, da cui ci proteggerai tornando al nostro servizio,
- le promesse di prenderti cura delle persone con Alzheimer, dopo aver chiuso l’unico centro disabili della città,
- la tua attenzione ai bambini, che notoriamente ti hanno osannato in tutti i meme, riuscendo a volgere a tuo favore l’insicurezza delle infrastrutture scolastiche, creando in tanti studenti l’attesa spasmodica di una tua ordinanza per fare festa”.

Critiche anche all'attività “multitasking” di Mastella nell'ultimo periodo: “Ci rivolgiamo a te, che convochi una diretta televisiva dal salotto patinato di casa tua, come se non fossi un sindaco, ma un uomo qualunque che chiede un po’ di comprensione e sostegno per non si sa cosa, e ti chiediamo: come hai fatto nel bel mezzo della crisi da te provocata a trovare il tempo di andare a Roma per trattare, in un’altra crisi in cui tu non c’entri nulla, il ruolo che potrebbe ricoprire una senatrice in un rinnovato governo?”

Poi Moretti attacca, elencando a Mastella limiti e problemi della sua amministrazione: “Caro nonno, chi sono e cosa fanno esattamente questi "succhiaruote" di cui ci parli?
Sono forse i commercianti a cui hai scaricato addosso l’onere di provvedere da soli e a loro spese all'igienizzazione dell’acqua negli esercizi commerciali? Sono forse le famiglie dei cittadini disabili che aspettano una risposta da luglio 2019 e a cui hai raccontato solo storie?
Sono forse le tante opere che non hai realizzato tu ma che hai inaugurato come se fossero tue e che poi hai abbandonato?
La mediateca e la casa della musica in stato di vandalizzazione cronica dal 2016 saranno forse state aggredite da questi oscuri personaggi della notte? Sono i succhiaruote i responsabili di una città sporca con spazi verdi ed aree gioco per bambini sempre più bistrattate?
Sono forse loro che hanno ipotizzato un palazzo inutile di cinque piani nel piazzale Venanzio Vari, o che hanno visto progredire l’azzardo e lo spaccio in città senza uno straccio di politiche sociali capaci di reagire?”

E poi il finale, sulla tendenza di Mastella a intestarsi cose anche non sue e l'augurio di un ultimo anno positivo: “Caro nonno, abbiamo sentito che provi ad intestarti anche la ferrovia Napoli-Bari, come tutte le opere in cui il tuo governo cittadino non c’entra nulla. Perché fino a ieri non hai fatto nulla per poter aprire in città un vero ragionamento su quell’opera strategica?
Caro nonno, apprendiamo dal salotto di casa tua, ben lontano dalla sede istituzionale in cui una città si governa, che vuoi tornare in sella, e forse i numeri in consiglio li hai trovati, se ci dici così.
Bene, caro nonno, ti auguriamo di fare un anno di lavoro fatto bene, a favore della città, con meno piroette e meno offese all’istituzione e ai cittadini che rappresenti.
Organizza pure qualche festa, fai tornare cantanti, ballerine e luci di Natale, inaugura qualche nuova sala divertimenti, fatti prendere in giro ancora un po’ da questi ragazzini che ti tengono in simpatia. Però cerca solo di fare meno danni possibili.
In un anno si possono fare cose egregie, non devi per forza fare cose grandi, come un improbabile piano periferie e nuovi centri commerciali, in una città già satura e con il peggiore indice di permanenza di giovani.
Continua con i concerti, lascia stare le costruzioni, almeno per un anno.
E lascia stare anche i pallottolieri:
hai citato un sondaggio commissionato da te come se fosse l’esito di una nuova urna elettorale, come novello Salvini fingi di parlare a nome di un 56% di beneventani che, nella realtà, non ti hanno votato, sei in perenne bilico finanche nella tua maggioranza consiliare, pensa tu.
Caro nonno, se proprio vuoi leggere dei numeri sulla città leggi piuttosto l’ultimo dossier Eurispes in cui Benevento, questa tua e nostra amata città, viene collocata come peggiore città di Italia nel rapporto giovani e lavoro.

Caro Clemente Mastella, scegli: o fai il sindaco o fai il nonno o fai lo stratega delle tue crisi di potere.
I miei figli sono già fortunati ad essere nipoti dei loro nonni, sono forse meno fortunati in qualità di cittadini.
A noi devi rispondere come fa un sindaco ai propri cittadini. Ai nostri affetti pensiamo noi, puoi stare tranquillo.

In bocca al lupo a noi per quest’altro anno di tuo governo”.