Sono undici le persone che compaiono nell'avviso di conclusione dell'inchiesta del pm Maria Colucci e dei carabinieri su alcune gare d'appalto che sarebbero state turbate a Tocco Caudio. Nell'elenco figurano Gennaro Caporaso (avvocati Marianna Febbraio e Roberto Prozzo), 49 anni, sindaco di Tocco Caudio, Nicola Panella, 61 anni, di Montesarchio, Nicoletta Maiello, 46 anni, di Torrecuso – entrambi difesi dall'avvocato Angelo Leone-, Maria Luigia Del Grosso (avvocati Cosimo Marcellino e Togo Verrilli), 57 anni, di Campoli Monte del Taburno, Stefano Tangredi (avvocato Vincenzo Regardi), 46 anni, di Benevento, Domenico D'Agostino (avvocato Angelo Raucci), 55 anni, di Limatola, Antonio Panella (avvocato Pierluigi Pugliese), 58 anni, di Montesarchio, Pasquale Cassese (avvocati Luigi Bartolomeo Terzo e Alfonso Quarto), 40 anni, di San Sebastiano al Vesuvio, Carmelo Dello Iacovo (avvocato Carmen Esposito), 52 anni, di Montesarchio, Ermino Perone (avvocato Grazia Luongo), 49 anni, di Montesarchio, Costanza Panella (avvocati Marianna Febbraio e Anna Lisa Covino), 73 anni, di Montesarchio.
Nel mirino l'affidamento del servizio di accoglienza integrata per minori stranieri non accompagnati aggiudicato ad una cooperativa sociale di Napoli (327mila euro) per una difficoltà tecnica – secondo gli inquirenti – riscontrata dall'Ati promossa da Caporaso nell'inserimento della domanda al sistema Mepa. Si tratta di un capitlo per il quale sono stati chiamati in causa, a vario titolo, Maiello, presidente della cooperativa, Del Grosso proprietaria dell'immobile, Tangredi, presidente regionale della Croce Rossa italiana, e D'Agostino già dipendente di un'altra società cooperativa.
Attenzione puntata, inoltre, sul servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, affidato alla Ecologia Panella- amministratore unico Costanza Panella-, di cui è ritenuto il dominus Nicola Panella, che si sarebbe avvalso del fratello Antonio e di Perone.
Per Caporaso anche le ipotesi di reato di peculato, per l'uso che avrebbe fatto, come presidente, dei mezzi della Comunità montana del Taburno, e di trasferimento fraudolento di valori, quest'ultima contestata in concorso con Cassese e Dello Iacovo, ai quali avrebbe attributo - fittiziamente, sostiene la Procura – la titolarità delle quote di una società immobiliare.
Gli indagati hanno adesso venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati e produrre memorie, poi il Pm provvederà alle eventuali richieste di rinvio a giudizio.
L'indagine era rimbalzata all'onore delle cronache nel novembre 2023, quando Caporaso e Nicola Panella erano stati arrestati sulla scorta di una ordinanza che il Riesame aveva però annullato.