Mastella: mai parlato di fetenzie, errori del Fatto quotidiano

"E' un termine che non mi appartiene, mai detto che un mio consigliere è stato arrestato"

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Benevento.  

“Nell’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano non ho mai parlato di fetenzie, tra l’altro è un termine che non mi appartiene, e nemmeno di appalti, sub appalti, micro appalti e incarichi”.
Clemente Mastella affida ad Ottopagine.it la sua versione dei fatti.
Le dichiarazioni riportate dal Fatto quotidiano hanno fatto scalpore, gettando paglia sul fuoco delle polemiche sulla crisi a Palazzo Mosti.
E all'invito di Ottopagine.it a denunciare le “fetenzie” o a smentirle (leggi qui) Mastella aderisce scegliendo la seconda strada.
“È una domanda del giornalista Antonello Caporale – continua - alla quale io ho risposto affermando che mi dimetto. Così come non ho mai detto nell’intervista che un mio consigliere è stato arrestato ma è stato un errore del giornalista. Per cui è evidente che quando ho parlato di ricatti non ho mai fatto cenno a questioni gestionali, dalle quali sono assolutamente distante, ma esclusivamente a problematiche politiche, ovvero alla nascita di gruppi e gruppetti e a eventuali candidature”.