"No ai ricatti, non starò con un centrodestra che mi attacca"

Mastella: i nuovi gruppi... lillipuziani, io nella storia d'Italia

no ai ricatti non staro con un centrodestra che mi attacca
Benevento.  

“Non accetto ricatti, non starò con chi mi ha creato problemi, parlo solo ai cittadini”. Nella conferenza stampa di bilancio, rimandata di qualche giorno dopo i recenti problemi di salute, Clemente Mastella attacca frontalmente non solo le opposizioni ma anche chi, nel centrodestra, crea tensioni a Palazzo Mosti.
Comincia ringraziando chi si è interessato ai suoi problemi di salute, giudica “improvvido” il comportamento dell'opposizione nel giorno in cui era assente per motivi di salute. “Non mi sarei mai comportato così – spiega - per rispetto della figura istituzionale. E' un modo di far politica lontano da me, sconcertante, deprecabile”.

 

Sull'attività amministrativa messa in campo rilancia il lavoro dell'amministrazione. “Per il depuratore, per i rifiuti (con la rivoluzione che sta portando via le campane del vetro dalle strade) - dice – occorre lavorare per le contrade”.
Ricorda i tanti finanziamenti intercettati che dovrebbero cambiare il volto della città “Quasi 150 milioni”.
Si sofferma sulla crisi dei commercianti: “Un problema nazionale. Proverò a chiedere un piano all'Anci”.
Poi rilancia: “Benevento deve uscire dall'isolamento con le infrastrutture. Do atto a De caro di essersi attivato per la Telesina ma ricordo che si tratta solo del percorso fino a San Salvatore. A Benevento sarà l'Alta Velocità a cambiare tutto garantendo collegamenti veloci con Napoli e Roma”.

Si dice pronto alla battaglia per garantire la rappresentanza territoriale: “Mi batterò di fronte a questa legge assurda. Sono necessari almeno due deputati e 1 senatore in ogni provincia”.
 

Poi si concentra diretto sullo scenario politico. “Se qualcuno pensa di ricattarmi sbaglia. Sono nella storia d'Italia... loro lillipuziani, dei nuovi gruppi non mi interessa nulla. Sono pronto a parlare con tutti ma non accetto ipoteche sulla mia persona. Mi sono dimesso da ministro figuriamoci se ho timore di dimettermi da sindaco. Ed è chiaro – prosegue – che un centrodestra che attacca un suo sindaco non è in salute. Non sosterrò in Regione chi si schiera contro di me in Comune.
E se, come credo, Pd e 5 stelle saranno insieme alla Regione saranno fragili e sono pronto ad essere ago della bilancia. E, chiaramente, metterò in difficoltà un centrodestra che non mi ha dato contro”.

 

Non manca di chiarire la sua idea sulla crisi che ha travolto la Provincia. “Un'azione irresponsabile. Stigmatizzo il comportamento di chi ha votato contro provvedimenti essenziali per i cittadini. Dai lavori per Pantano alla strada per l'Ospedale di Sant'Agata. E' assurdo. Devono assumersene la responsabilità. Mi si accusa di dettare legge anche lì. Se Di maria rispondesse sempre a me avrebbe avuto meno problemi ma, ovviamente io sono l' “azionista di riferimento”, lo stabilisce la legge”.