De Luca tra insulti ai Cinque Stelle, statue e fucilazioni

La conferenza show del Governatore: "Fatemi una statua qui nel Sannio"

Benevento.  

Al solito veemente, tra fucilazioni auspicate, patenti di imbecillità consegnate con generosità estrema, ironie crozziane e rivendicazioni del lavoro svolto meritevoli di mezzobusti, almeno di mezzobusti, De Luca all'inaugurazione del Pronto Soccorso restaurato del Rummo.
Diversi, tantissimi i punti toccati dal governatore nel suo sfogo nella sala conferenze dell'ospedale e anche prima, tra le sale ristrutturate del pronto soccorso.

Vari gli attacchi ai Cinque Stelle, dal ministro Grillo che “della situazione non ha capito assolutamente nulla” e che se continua così sarà denunciata , ai suoi colleghi che “dicono imbecillità”, in particolare sulla situazione di Sant'Agata: “ Qui a Benevento ci sono mentitori di professione, tra questi esponenti dei Cinque Stelle. E il sedicente ministro non ha capito nulla, non ha capito che io sto facendo un favore al Governo e che il problema non è commissario esterno o commissario interno o altri giochi dialettici. Sono sei mesi che non risponde all'unica domanda che abbia senso: è giusto che la sanità campana sia ancora commissariata? Ma io sono stufo, e ora andrò avanti, già da domani, con diffide e denunce”.

Bordate ai Cinque Stelle anche per la manifestazione in Irpinia: “Sento alcuni improvvidi membri del Governo che parlano di liberazione della sanità dai partiti e poi vanno a fare le manifestazioni politiche all'ospedale Moscati di Avellino col candidato sindaco: si devono vergognare. La verità è che la sanità dai partiti in Campania la stiamo liberando noi, stiamo facendo una rivoluzione anche contro imbecilli che fanno manifesti e che stavano facendo ritornare la poliomelite, abbiamo dovuto vedere anche i bambini morire di morbillo: sciagurati, la medicina è una cosa seria non da saltimbanchi e comici miliardari”.

Rivendicato invece il lavoro svolto per la Campania non risparmiando bordate neppure al centrodestra che governava prima, meritevole di fucilazione alla schiena secondo il governatore: “Le condizioni erano disastrose, ultimi per Lea, cesarei al 94 per cento, operazioni per la frattura del femore dopo 15 giorni, rete dell'infarto al miocardio inesistente, nessun centro antidiabete con la conseguenza di 300 mutilati l'anno come in guerra, parte informatica stto zero, personale bloccato, fondi bloccati. Bisogna dire chiaramente che qui prima si rubava: io fucilerei alla schiena chi ha gestito la sanità in Campania”.

 

Quanto al Sannio, De Luca si ritiene meritevole di una statua, almeno a mezzo busto se non intera, per quanto fatto lanciando stoccate a Huscher: “Una statua me la merito qui a Benevento. Naturalmente tra duecento anni. Qui avete il rapporto più alto dei posi letto per abitante, e su sant'agata c'è stato un errore di comunicazione, non è vero che smantelliamo tutto, ma bisogna capire che non si può mantenere una situazione che porta cinque milioni l'anno di deficit. Il Rummo è un grande ospedale, dovete andarne fieri: inutile protestare se vanno via primari, sono professionisti liberi di andare dove vogliono, e non cadono gli ospedali se vanno via. In realtà qui sono andati via due primari, uno di valore, che è Catapano, l'altro no, quello col cognome austroungarico coinvolto in varie inchieste. Quello è meglio che sia andato via”


In ultimo una battuta anche su Salvini: “Fa i tweet e si mette i giubbini, un ministro dell'interno che tweetta di broccoli e radicchio...non mi chiedete perché. Quanto ai giubbini gliene farò fare uno dal grande sarto napoletano Attolini, gli dirò “Attolì, vesti un po' da cristiano a Salvini”.