Porte chiuse per gli zingarettiani: lo fa capire Carmine Valentino, segretario provinciale del Pd, che ribadisce la posizione ufficiale della federazione rispetto all'ipotesi di una lista autonoma dell' ala sinistra, di ispirazione zingarettiana, alle prossime provinciali, come paventato nella sede di Corso Garibaldi alcuni giorni fa. La dialettica – spiega Valentino – deve restare all'interno del partito : “Andrebbe, per senso di responsabilità, sempre diversificata la fase congressuale da quelle che sono le elezioni. Il partito è impegnato ad allestire una lista in un momento di difficoltà. Io ho rappresentato la necessità che le azioni siano coordinate per raggiungere il risultato migliore. Serve una lista di iscritti del Partito Democratico da trovare nel Partito Democratico, anche in una diversità tra le posizioni. Valuteremo le disponibilità, io cercherò di ascoltare tutti gli amministratori, ma chi vuole sfuggire con tatticismi dalle responsabilità non fa bene al partito”.
Se si vorrà strappare e chi vorrà strappare, andando comunque avanti nel progetto si assumerà le proprie responsabilità ribadisce il segretario provinciale dem. Sebbene sarebbe uno strappo inconcepibile – è il ragionamento in casa dem – per tutti i deliberati finora votati, per quanto si osserva nella città capoluogo e per altre ragioni: “C'è il rischio che si fugga dalla responsabilità e sono preoccupato. Ma ritengo che avendo tutti assieme anche in momenti difficili contribuito alle scelte di questo partito si possa arrivare ad una sintesi, o almeno spero. Certo è che rispetto all'impossibilità che questo accada qualcuno si assumerà la responsabilità di un disimpegno”.
Bordate poi per chi ieri era col Pd e oggi si candidata nelle liste avversarie: “Anche nei momenti di difficoltà si dovrebbe discutere nel partito. Ma negli ultimi anni il Pd è stato usato, ed è stato un male, non tanto per il Pd quanto per chi l'ha fatto. Chi antepone aspirazioni fuori dal contesto del Pd, giocando su posizioni ogni volta differenti a seconda della comodità, non può essere ritenuto un componente del partito. Le fuoriuscite faranno solo bene in ogni caso: serviva da tempo un momento di chiarezza”.