Mastella: "Se votassero i bambini sarei sindaco a vita"

Il messaggio di fine anno del sindaco Clemente Mastella

Benevento.  

La suggestione è quella di C'era una volta in America di Sergio Leone. Sceglie di evocare quel capolavoro cinematografico per l'atmosfera che vuole ricreare, nel suo messaggio di fine anno ai cittadini (trasmesso in diretta dal Canale 696-OttoChannel), il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
E se Mastella comincia con la consueta "carezza ai bambini" in stile Papa Giovanni 23esimo, aggiungendo: "Se votassero i bambini sarei sindaco a vita", conclude con l'augurio “agli anziani come me. A loro e a tutti buona vita”.
Tra i due auguri poco più di venti minuti per tracciare il bilancio delle attività realizzate nei due anni e mezzo di amministrazione “in cui – esordisce - abbiamo dato dignità alla città di Benevento che era una città scomparsa".

 

E subito i problemi sul tavolo. I rifiuti, quello principale. "Sì, la città è sporca ma con l'Asia abbiamo messo a punto un piano che possa contenere i disagi e i costi che, purtroppo, si alzeranno. C'è da ricordare, infatti, che siamo l'unica provincia campana senza Stir, dopo l'incendio di Casalduni".
L'appello del sindaco, riguardo alla situazione, è ad una maggiore attenzione alla raccolta differenziata sia ai privati che ai commercianti e ai gestori dei locali del centro storico.
Ancora l'ambiente con il problema delle polveri sottili e delle conseguenti chiusure al traffico. Il piano di Mastella, a riguardo, è quello di piantare 300mila alberi in circa dieci anni per limitare i danni. E ancora un appello ai cittadini con l'invito ad abbassare le temperature dei sistemi di riscaldamento.
Poi spazio alla questione depuratore. Benevento è tra le poche città italiane a non avere un impianto. “Ho recuperato una parte dei soldi – spiega – per il progetto occorrono 50 milioni di euro. Serve ancora tanto per la realizzazione. Il 9 gennaio avremo un'altra riunione operativa sul tema”.
E poi l'attacco al Movimento Cinque Stelle: “Il gruppo non ha votato l'emendamento della senatrice Lonardo che avrebbe portato alla città altri 20milioni di euro per l'impianto, dimostrando che se ne fregano di Benevento. Doveva essere il governo della gente., invece, è il governo per gli amici degli amici”.

Poi ripercorre la questione del Ponte San Nicola. “Anche in questo caso saranno necessari fondi che sarà difficile recuperare – aggiunge e continua – ma era necessario fare tutte le analisi svolte perché la sicurezza viene prima di tutto. Sarà il principio guida anche per le scuole ed è probabile che qualche edificio andrà chiuso. E' probabile che si dovranno affrontare difficoltà e doppi turni ma è una situazione comune al 70 per cento delle scuole italiane”.

E quindi lo sguardo ai prossimi progetti: “Un milione di euro sono stati destinati a recuperare il centro Malies che sarà ribattezzato Benies e sarà un mercato ortofrutticolo delle eccellenze del territorio. E abbiamo in animo di rifare la pavimentazione del Viale degli Atlantici e sistemare l'illuminazione. Restyling generale anche per la stazione centrale”.

Per la cultura: “Prosegue il progetto di illuminazione dei monumenti: il 9 gennaio toccherà al Bue Apis, poi le mure longobarde e il Ponte Leproso. Prosegue il progetto per il riconoscimento Unesco per la via Appia e per l'Hortus Conclusus ci sarà un lavoro di recupero e di valorizzazione”.

Quindi il il sindaco si concentra sulla legge di bilancio: “Ammazza i comuni italiani, soprattutto i piccoli, sarà una 'decrescita infelice'- aggiunge parafrasando Bauman -”.
Poi l'attacco al “governo del cambiamento”: “Sono gladiatori del nulla, parlatori a sproposito, mai con iniziative a favore della città”. E all'autonomia delle regioni di Nord: “Un assalto da respingere. Ammezzerà il sud. Dobbiamo invece inseguire l'unità nazionale”.