Le novità del post voto, l'atavica assenza di dibattito nel Sannio e le attività della giunta Mastella. Questi i temi trattati da Pasquale Viespoli, leader di Mezzogiorno Nazionale ed ex sottosegretario durante l'inaugurazione della nuova sede del movimento. In particolare per quanto attiene agli ultimi movimenti della Giunta Mastella, con l'attribuzione delle deleghe alla promozione turistica prima attribuite e poi rifiutate dal consigliere Puzio Viespoli osserva divertito: “Sembrano le giostre, viene da ridere a sentire parlare di differenza tra turismo e promozione turistica, e che qualcuno si risenta per l'attribuzione di queste deleghe. C'è uno che si occupa di turismo e qualcun altro che deve promuoverlo? Vuol dire che il primo lavora alla bocciatura? Non parliamo poi dei vicesindaci a turnazione...”
Bisognerebbe cogliere le novità che sono arrivate dal post voto di marzo secondo Viespoli, ma ad oggi è un 'opportunità che non è stata sfruttata: “Le elezioni hanno portato diverse novità, tra cui una crisi sistemica che riguarda la capacità di attrazione e di rappresentanza dei partiti tradizionali, sopraffatti da un'ondata che si potrebbe tradurre con un mix di volontà di cambiamento e di esigenza di governo, in questo ultimo caso in particolare per il Movimento Cinque Stelle, visti solo come movimento di protesta e che poi hanno raccolto la domanda di governo assieme a Salvini”.
C'è un grande assente nel dibattito tuttavia, ed è il Mezzogiorno socondo Viespoli: “Grave che in particolare la destra non guardi alla crescita del sud. Fratelli d'Italia è diventato un partito interregionale ormai. E per quanto invece i Cinque Stelle abbiano raccolto grossi consensi al sud non c'è praticamente nulla in quel contratto per il sud. E' la riproposizione di una certa cultura meridionalista che chiede una maggiore intensità delle politiche nazionali ma non politiche specifiche per il sud. La realtà dice invece che il Mezzogiorno ha bisogno di uno sforzo straordinario. Ed è un tema centrale oggi, perché il Mediterraneo è tornato ad essere strategico”.
Di qui al ragionamento sul piano locale: “C'è Mastella che in controtendenza ha fatto un'operazione contraria alle sue abitudini, facendo un'opa su Forza Italia. Ma la realtà è che nel Sannio c'è una totale assenza di dialogo, di passione, di ambizione: si tenta solo di salvare il salvabile ma senza un'ambizione, si prende atto di una stagione fallimentare senza però una spinta per andare oltre. Nel Pd invece c'è una difficoltà oggettiva: quella di essere identificati con le ultime amministrazioni e quindi causa dei problemi. C'è un vuoto evidente che va riempito, col dialogo”. Non ha risparmiato una stoccata anche su Città Spettacolo: “Ho scoperto solo nelle ultime ore che la manifestazione esiste ancora, oggi però il tema è che ci sono pochi soldi per farla”.
L'idea di Viespoli è dunque rilanciare un'idea di cambiamento a partire dall'idea di paese: “Come stanno le cose il sistema non funziona più, bisognerebbe ritornare alla sovranità popolare coinvolgendo i cittadini, chiedendo a loro quale tipo di repubblica vogliono”.
Cristiano Vella