Alternativa Popolare. Bello e Sguera chiedono incontro

"Azzeramento dirigenti in totale dispregio dello Statuto del partito"

Benevento.  

Continua la querelle interna ad Alternativa Popolare di Benevento dopo l'estromissione dal coordinamento cittadino di Gianvito Bello e Vincenzo Sguera. Ieri presso la sede di via Umberto I, si è riunita la maggioranza dei componenti degli ex Coordinamenti Provinciale e Cittadino di Benevento, alla presenza di Gianvito Bello e del consigliere comunale di Benevento Vincenzo Sguera, “per discutere – spiegano in un documento - in merito alle ultime vicende che hanno caratterizzato il partito. Si ribadisce, così come nel precedente documento dato alla stampa, che la maggioranza dei componenti dei Coordinamenti hanno appreso soltanto dai giornali l’azzeramento degli organismi di partito provinciale e cittadino. Al di là del discutibile aspetto comportamentale, si contesta il metodo con cui è stato azzerato il gruppo dei dirigenti del partito. Evidentemente – rimarcano Bello e Sguera - si è voluto sfuggire ad un democratico dibattito all’interno degli organismi e ad un leale confronto politico. Non si capisce, altresì, la motivazione che ha indotto il partito, e per esso il Coordinatore regionale Alfano, a operare questa scelta, non essendovi ragione di divergenza politica o organizzativa. In occasione dell’ultima Assemblea Nazionale di Roma, NCD ha cambiato il nome, lasciando inalterati gli organismi ed ha avviato un percorso teso alla riunificazione di altre componenti centriste, partendo dalle primarie da effettuarsi sui territori, per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche. A Benevento tale scelta era stata già anticipata in occasione delle elezioni comunali di Benevento e di quelle provinciali. Nessuna divergenza fino ad oggi era emersa, anche se il percorso intrapreso rappresentava una difficile sfida, soprattutto sui territori. Si ribadisce, inoltre, che se le problematiche insorte fossero da ricercarsi nella differente visione delle scelte programmate negli Enti territoriali, era ed è senza dubbio ancor di più necessario un confronto democratico all’interno degli organismi politici; se, invece, le stesse, riguardano situazioni gestionali, non eravamo e non siamo assolutamente d’accordo nel condurre alcuna iniziativa di verifica, neanche di alleanza, in quanto tali questioni non riguardano la sfera politica.

La scelta di azzerare gli organismi dirigenti - concludono -, inoltre, è stata assunta in totale dispregio dello Statuto del partito, non essendo state minimamente applicate le regole democratiche in esso indicate. Ribadiamo, pertanto, la richiesta di un incontro al Coordinatore Regionale, anche in virtù del percorso degli ultimi tre anni, fin dalla costituzione di NCD, che ha visto i sottoscrittori dirigenti sempre impegnati in tutte le competizioni elettorali e nell’azione quotidiana dell’organizzazione del partito. Perdurando tale stato di cose, i sottoscritti si vedranno costretti ad avviare una riflessione sul progetto politico e sui rapporti con i livelli regionale e nazionale”.