Preoccupa la diffusione del Morbillo in Italia. Migliaia di casi dal 2016, tant'è che si inizia a parlare di una vera e propria epidemia. Ad aumentare le preoccupazioni il calo del numero di bimbi vaccinati, tant'è che diverse sono le sollecitazioni in tal senso, e le proteste dei genitori che si ritrovano in casa bimbi ammalati, contagiati da compagni di scuola non vaccinati.
In Campania l'epidemia ha fatto registrare centinaia di casi, e preoccupa che molti dei bimbi nati dopo il 2012, oltre novemila, non abbiano effettuato vaccinazioni.
Anche il sindaco Mastella è voluto intervenire sulla situazione, annunciando che nei prossimi giorni sarà firmata un'ordinanza che vieterà l'ingresso a scuola ai bimbi da 0 a 6 anni che non hanno effettuato le vaccinazioni obbligatorie. Si è scatenato il dibattito sulla bacheca del sindaco, che ha annunciato via Facebook il provvedimento
Molti si dicono d'accordo col sindaco, altri gridano ad un provvedimento illiberale.
La realtà è un po' più complessa: innanzitutto è bene evitare allarmismi. Se altrove i casi sono numerosi, da inizio anno l'Asl di Benevento non ha registrato nuovi casi di morbillo, inoltre, sempre l'Azienda sanitaria locale ha diffuso i dati sulla diffusione del vaccino anti morbillo, che in provincia ha numeri assolutamente apprezzabili: 94 per cento nei primi 15 mesi, 97 per cento il richiamo, che si fa a sei anni.
Poi c'è l'aspetto normativo: attualmente l'ordinanza del sindaco non sarebbe supportata da una legge regionale (come quella licenziata in queste ore dalla regione Emilia Romagna) , una vacatio che potrebbe minarne l'efficacia.
E poi c'è un altro dato: in Italia la vaccinazione anti morbillo non è obbligatoria, a differenza di quelle contro poliomelite, difterite, tetano ed epatite b. Dunque, sic rebus stantibus, sarebbe sì possibile impedire l'iscrizione a scuola di chi non è coperto da vaccino anti polio, anti difterite, anti tetano ed anti epatite, ma in alcun modo si potrebbero chiudere le porte a bimbi senza copertura vaccinale anti morbillo.
A prescindere in ogni caso dagli aspetti normativi resta la moral suasion sull'importanza di vaccinare i bambini, che non è in discussione.
Cristiano Vella