“Grazie alla denuncia della Coldiretti, si è conseguito un successo fondamentale a tutela degli allevatori. Siamo, naturalmente, solo all’inizio di un percorso rivendicativo che deve avere nel riconoscimento del giusto prezzo il suo punto focale, di arrivo”.
Lo afferma Gennarino Masiello, Presidente Provinciale e Vice Presidente Nazionale Coldiretti, a commento della notizia secondo cui l’ispettorato del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha comminato la prima sanzione a carico di Italatte, società controllata dalla multinazionale francese Lactalis, per la violazione, da parte dell’azienda, del decreto legislativo 198/2021. E’ un decreto, tra l’altro, strenuamente perseguito dalla Coldiretti a tutela dei diritti degli allevatori e degli allevamenti nella filiera. In particolare, a motivare la decisione ministeriale, il mancato rispetto dei contratti sottoscritti con gli allevatori, spingendosi la multinazionale persino a modificarli unilateralmente. Un comportamento omissivo, che è stata la sola Coldiretti a denunciare. La norma violata prevede che i prezzi corrisposti ai produttori non scendano mai al di sotto dei costi di produzione.
“Alla luce di questa prima storica vittoria della battaglia da noi intrapresa chiediamo – puntualizza Masiello – che si paghi anche la differenza a quanti sono stati danneggiati dal comportamento sanzionato della Lactalis”. Molte aziende agricole, tra l’altro, hanno timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti imposti da grandi gruppi industriali e catene distributive. “E’ per questo – aggiunge in proposito – che Coldiretti garantisce l'anonimato alla singola impresa e offrire un maggiore potere contrattuale. Abbiamo iniziato con il latte e stiamo lavorando anche per tutte le altre filiere”. Il buon risultato conseguito da Coldiretti, nel solo Sannio, coinvolge 587allevatori che curano quasi sedicimila capi da latte e misti, dei circa 39mila di cui si compone il patrimonio bovino provinciale. Il buon esito della vicenda è solo il primo passo che vedrà l’organizzazione ancora più determinata e motivata – se possibile - a scendere in campo per riprendere le trattative sul giusto prezzo. “Dopo questa affermazione – sottolinea Masiello – siamo pronti a rinnovare la trattativa anche con la stessa Lactalis, purché porti alla giusta valorizzazione del lavoro svolto dai nostri imprenditori. Siamo dunque aperti a negoziazioni che, se da una parte ci hanno visti denunciare, dall’altra ci vedono ora costruire un rapporto proficuo per tutto il settore lattiero-caseario”. E non è tutto. “Abbiamo iniziato con il latte – sottolinea Masiello - e stiamo lavorando anche per tutte le altre filiere affinché il giusto prezzo diventi un riconoscimento certo e solido per ogni singolo settore della nostra agricoltura”.