Nessuna intenzione di dimettersi, il presidente della Camera di Commercio, Pino Bruno ribadisce da un convegno a Benevento a tema rifiuti, sempre con gli stessi toni, la totale indisponibilità a fare un passo indietro, spiegando che il suo atteggiamento è figlio di responsabilità e della volontà di non dar seguito ad ambizioni personali:
“Non mi dimetto neppure se mi sparano, per un fatto di senso del dovere in quanto la Camera di Commercio è un ente pubblico, va gestito con buonsenso, lungimiranza, deve promuovere certe cose, ma non deve accontentare aspettative personali”
E se gli viene contestato di non aver presentato il programma di mandato all'atto della candidatura e di non essersi confrontato sulle relative linee programmatiche Bruno replica: “Io mi meraviglio anche di voi come stampa, il mio programma è sul sito, è pubblico. Ho chiesto contributi ma non ho ricevuto un contributo da parte di tutti: anche il cittadino comune può scrivermi per dare indicazioni”.
Programma online dal 4 novembre dunque, con l'elezione che è avvenuta il 19 luglio, sebbene a dir la verità dal sito della Camera di Commercio Irpinia Sannio non si riesca ad arrivare alla sezione in cui dovrebbe essere contenuto il programma, ma è di sicuro un limite della stampa. Viene fuori unicamente, digitando "programma" nella sezione “Ricerca” , un documento di due slide del primo dicembre in cui si chiedono indicazioni agli stakeholder. In più è possibile compilare un questionario con domande del tipo: "Quanto influisce secondo te la partecipazione delle imprese e altri soggetti alle attività della Camera di Commercio?" Possibili risposte "Molto" "Poco" "Indifferente", oppure "Credi che la Camera di Commercio possa essere il punto d'unione tra diversi soggetti economici" risposte "Sì, lo ritengo un soggetto particolarmente adatto" "No" "Indifferente".
Per contro, non riuscendo a trovare il programma completo sul sito da soli e dovendo ricorrere all'aiuto esterno per reperirlo viene fuori un pdf di sei pagine in cui una è la copertina e due le slide di cui sopra con indicazioni piuttosto generiche (che alleghiamo in fotogallery).
Nulla in merito ad esempio a quella Valisannio di cui invece Bruno ha parlato al convegno sannita: “Il mio obiettivo è rilanciarla, trasformandola in società in house: non è concepibile che un'azienda del genere abbia 4 dipendenti e 21 consiglieri d'amministrazione. Penso che questa società vada trasformata per contribuire allo sviluppo dei territori, perché per me Sannio e Irpinia sono un unico territorio”.
E in merito al commissariamento: “Il commissariamento non è l'ultimo dei problemi in quanto in tre o quattro mesi si avrebbe un nuovo consiglio ridotto a 25 esponenti: sicuramente più qualificato rispetto a questo, e mi auguro che le associazioni abbiano l'accortezza di designare esponenti autorevoli”.