Coldiretti: "Consorzio Sannio Alifano: situazione paradossale"

Le federazioni di Benevento e Caserta: "Decisioni discutibili e contraddittorie"

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Benevento.  

Denuncia della Coldiretti su alcuni eventi che si starebbero verificando negli ultimi giorni in seno al consorzio di bonifica Sannio Alifano: "A venti giorni dal voto per il rinnovo del consiglio del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, l'ente con sede a Piedimonte Matese è piombato nel caos e nella confusione. A denunciarlo sono le federazioni della Coldiretti di Caserta e di Benevento, che sostengono la lista "Terra e Acqua". Mentre la campagna elettorale è in pieno svolgimento - denunciano le federazioni provinciali di Coldiretti - si continua ad assistere ad un balletto di atti pubblici che se non fosse tragico, suonerebbe ridicolo.

 

Nell'arco di un paio di settimane si sono avvicendati atti discutibili e contraddittori - sottolineano Coldiretti Caserta e Benevento - nei quali chi ha votato contro un provvedimento, lo ha poi rivotato a favore, ma non solo. In un primo momento la deputazione amministrativa ha stabilito le regole per l'ammissione delle liste. Ma ad andare in contrasto verso questa decisione è stato in seguito il presidente dell'ente, che con un atto monocratico ha stabilito l'esclusione delle liste di prima e quarta fascia, oltre all'inammissibilità di alcuni nomi candidati della seconda e terza fascia. Dopo un reclamo di "Terra e Acqua" contro il provvedimento del presidente - che peraltro è candidato in una delle altre liste ammesse - la deputazione ha accolto le motivazioni riammettendo gli elenchi, tranne quello della prima fascia. Lo stesso presidente ha votato a favore della riammissione, ma non si capisce il motivo per cui la lista di prima fascia resti ancora esclusa, considerando gli stessi presunti vizi che erano stati contestati nel suo atto monocratico.

 

Evidenziamo quanto questa situazione paradossale - concludono Coldiretti Caserta e Benevento - non sia più tollerabile, visto l'approssimarsi delle consultazioni democratiche. Ad oggi ci sono candidati che corrono a chiedere consensi e altri fermi ai box in attesa di giudizi evidentemente non sereni e oggettivi, su cui auspichiamo che si faccia luce ad ogni livello amministrativo e giudiziale, riportando la giusta distanza tra arbitri e giocatori".