“Il latte a due euro? Pensiamo che ci arriverà”. I rincari si abbattono anche sugli allevamenti con voci di spesa sempre più elevate considerate ormai “insostenibili”. E il presidente regionale dell'associazione degli allevatori di Campania e Molise, il sannita Davide Minicozzi avverte: “Servono soluzioni oggi e non domani”.
Un problema che sembra coinvolgere l'intera filiera, ma che secondo l'esponente degli allevatori parte dalla stalla: “Alla stalla siamo ancora ad un costo di 0,50, c'è stato un lieve aumento ma è ancora insignificante. Il problema principale – spiega ancora Minicozzi – che di questo passo si ripercuoterà un aggravio ulteriore sui consumatori e purtroppo prevediamo anche una diminuzione del consumo di latte”.
Una conseguenza diretta delle maggiori spese per le famiglie che “oggi devono scegliere se pagare le bollette, poi immagino le famiglie con figli che iniziano la scuola e quindi con ulteriori costi da affrontare”.
Diversi intanto per i produttori gli aumenti da affrontare per garantire la produzione: “Partiamo dal gasolio ormai inaccessibile, c'è stato un aumento del mais ieri mattina e un ulteriore aumento di due euro al quintale per i mangimi, stiamo arrivando a 50 euro al quintale. Purtroppo sono migliaia le aziende che vogliono chiudere proprio per abbattere i costi”.
Di qui la necessità di interventi che possano sostenere le imprese. Ma il presidente dell'associazione regionale ribadisce: “Servono soluzioni immediate, spero ci siano iniziative da parte del governo importanti perché altrimenti si rischia che convenga più chiudere che continuare a produrre”.