Dai 13mila euro dell'anno scorso ai 53mila di oggi. Il costo dell'energia elettrica per mantenere in funzione il depuratore del Consorzio Asi di Benevento ha assunto livelli proibitivi.
Il presidente dell'Area di sviluppo industriale di Benevento, Luigi Barone lancia l'allarme in un incontro convocato questa mattina a Palazzo Mosti.
“Abbiamo quasi raggiunto il punto di non ritorno – ha esordito Barone – non siamo in grado di pagare le ultime bollette e dunque abbiamo scritto a Regione e Ministero per chiedere aiuto. Rischiamo infatti il blocco del depuratore e di conseguenza il blocco della produzione delle aziende”.
L'impianto di depurazione del consorzio, infatti, serve il 99 per cento delle industrie della zona che ospita colossi come Nestlè, Leonardo e Rummo. Parliamo di 60 aziende e oltre 2mila posti di lavoro. Un disastro economico.
“Il problema non può ricadere sulle imprese – dettaglia ancora Barone – alle quali comunque chiederemo collaborazione. Nei prossimi giorni ci sarà infatti un incontro con Confindustria”.
Una situazione ancor più grave se si considera che l'impianto di depurazione dovrebbe servire anche la città di Benevento.
E il sindaco Clemente Mastella rincara la dose: “Lanciamo oggi un grido d'allarme per le imprese. Come comune punteremo su politiche di risparmio per il riscaldamento e l'elettricità, elaboreremo un piano per le strutture sia private che pubbliche, valutiamo di tener ferme scuole e uffici il sabato ma serve altro. La crisi è terribile è bisogna contenere la speculazione. Siamo in un'economia di guerra e occorrono misure straordinarie”.