Da giovedì il reddito di cittadinanza è ormai realtà. Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri alla misura di contrasto alla povertà, sono ancora molti i dubbi delle persone rispetto al decreto varato dal governo e che dal prossimo mese di aprile dovrebbe garantire un sussidio economico alle famiglie in difficoltà. Il provvedimento continua a destare diverse perplessità tra le persone. Nessun dubbio invece su cosa serve per risollevare l'economia del Paese: “Lavoro, lavoro e ancora lavoro”, resta la risposta più comune tra i cittadini.
“Ci vuole lavoro, più lavoro per tutti, solo così si salva il Paese”, il commento più gettonato. Dubbi anche sulle risorse: “Alla fine si rischia che crei più disagio. Il debito resta, è come una coperta: la tiriamo ma resti sempre con i piedi scoperti”. Ma c'è anche chi pensa alle aree interne e che la misura di contrasto alla povertà in realtà possa accentuare una diversità sociale: “Eventualmente - commenta un cittadino - il governo avrebbe dovuto fare un piano di insediamento con elementi produttivi per aiutare le aree interne, si rischia solo una diversificazione dal punto di vista patrimoniale e sociale”. Ma c'è invece chi ritiene sia comunque importante aver fatto un primo passo in avanti per aiutare chi è in difficoltà: “Intanto è un sostegno. Rispetto a niente penso che qualcosa può significare”. Ora l'attenzione è rivolta a come e quando il provvedimento verrà introdotto: “Potrebbe essere utile ma bisogna organizzarsi bene per vedere come distribuirlo. Credo solo che la gestione di questa iniziativa debba essere fatta con criterio”. Ancora diversi dubbi, dunque, ma anche molte le speranze legate al nuovo provvedimento in attesa diventi definitamente operativo.
