Napoli - Bari: Per lo sviluppo non serve guardar passare treni

Oggi l'incontro al Museo del Sannio: «Opportunità unica, ma serve intelligenza»

Benevento.  

Un isolamento lungo cinquant'anni. Un isolamento che ha inevitabilmente portato conseguenze nefaste per il territorio sannita: investimenti inesistenti, competitività drasticamente ridotte per le aziende del territorio, servite da un sistema stradale carente, e da un sistema ferroviario pressoché inesistente. L'alta capacità Napoli – Bari – Lecce – Taranto è un'opportunità importante per uscire da quell'atavico isolamento. L'opera dovrebbe essere completata entro il 2026, e a febbraio dovrebbero essere assegnati gli appalti. Un'occasione importantissima dunque per il territorio, ma va da sé, il passaggio dei treni merci e dei treni di trasporto passeggeri dalla Campania alla Puglia non porta da solo lo sviluppo. Non basterà lasciar attraversare le aree interne, ma bisognerà agganciare lo sviluppo e le opportunità che ci saranno.

In mattinata ospite nel Sannio è stato l'amministratore delegato di Rfi, Rete Ferrroviaria Italiana, che ha spiegato come l'opera può segnare le sorti del sud. «Credo che siano stati fatti importanti passi avanti, in un clima di assoluta collaborazione col territorio, che vuole quest'opera, e dunque è più semplice procedere nei lavori. E' una grande opportunità, perché ci si inserisce in un corridoio europeo, e si entra nei traffici commerciali europei, in una logica dello spostamento su ferro dei trasporti».

Un'opera, la Napoli – Bari – Lecce – Taranto, di cui si sta occupando da vicino, visto il suo ruolo di sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti, e l'interesse in quanto sannita, Umberto Del Basso De Caro, che ha ricordato come le risorse che arriveranno sul territorio per lo sviluppo dei trasporti rappresentano forse un record nella storia del Sannio, e che non si può sciupare un'opportunità del genere : «La data del 2026 è reale: per quell'anno dovrebbe essere completa e funzionante la tratta Napoli – Bari – Lecce – Taranto. Dovremmo ovviamente raggiungere la capitale in un'ora e un quarto e il capoluogo regionale in 35 minuti, questo naturalmente cambierà in meglio le nostre abitudini di vita. E' un fatto che libera i territori e che può dare ripercussioni importantissime per la nostra economia».

E' sannita anche Costantino Boffa, delegato dal presidente De Luca alla Napoli – Bari. L'ex deputato, che da sempre si è occupato della linea alta velocità – alta – capacita ha sottolineato come l'opportunità dello sviluppo, grazie ai trasporti, sia da cogliere, ma di certo non sedendosi ad aspettare e guardare i cantieri: «Bisogna comprendere se quest'opera può rappresentare un'occasione di sviluppo per i nostri territori. Questo è l'unico segmento di un infrastruttura ferroviaria che attraversa il mezzogiorno. E' una struttura trasversale, est – ovest, che permette di dare sviluppo a territori che altrimenti sarebbero tagliati fuori, secondo le dorsali nord – sud. Non è detto che si agganci lo sviluppo: per farlo dobbiamo essere intelligenti. Se tutta la classe dirigente riesce a concepire questa infrastruttura come occasione di sviluppo, perché il rischio di essere soltanto attraversati c'è». Un'opportunità che seguono con attenzione anche gli imprenditori del territorio. Mataluni, presidente uscente di Confindustria, nell'arco dell'incontro ha rilanciato uno dei suoi cavalli di battaglia, auspicando che l'opera non venga frenata dalla solita burocrazia italiana, perché ne andrebbe, chiaramente, degli interessi del territorio: «La provincia di Benevento esce da un immobilsmo di 50 anni. In questa prima fase è interessata per 1 miliardo e mezzo di lavori pubblici, chiederemo rispetto per le imprese locali, quindi sul tema dei subappalti, per quanto è possibile. Poi abbiamo bisogno delle infrastrutture per rendere attrattivo il nostro territorio, per questo servono investimenti infrastrutturali. Contrada Olivola deve essere collegata col nodo della stazione ferroviaria, altrimenti il territorio non sarà attrattivo». 

A cura di Crisvel