A Sant'Agata la festa per suor Marianna

L'associazione "Elpida" ha consegnato alla giovane monaca il riconoscimento di "Donna dell'anno"

Sant'Agata de Goti.  

Tanta emozione, ma anche tanta allegria e semplicità nel discorso di ringraziamento che Suor Marianna ha letto sabato pomeriggio nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli nel corso di quella che, a tutti gli effetti, era la sua festa.

La giovane suora del Santissimo Redentore del monastero di Sant’Agata de’ Goti - 27 anni di cui gli ultimi nove passati in Italia - ha avuto così l’occasione di presentarsi alla comunità santagatese nel giorno in cui l’associazione di volontariato “Elpida” ha deciso di assegnarle il riconoscimento di “Donna dell’anno”.

Una scelta sicuramente originale, quella dell’associazione caudina, che ha voluto dare alla festa della donna un significato nuovo e diverso.

“Sono una ragazza che ama la musica ed il calcio” ha raccontato in un italiano perfetto la suora madalgascia che ha saputo da subito inserirsi nella comunità santagatese guidata da suor Anna Maria Ceneri. Ed a festeggiare suor Marianna sabato pomeriggio in chiesa c’erano tutte le consorelle e tantissimi santagatesi.

Un momento di gioia arricchito dagli omaggi offerti dai volontari: le mimose per tutti i presenti, una poesia di Giuseppe Suppa, e la musica di Antonio Giordano.

La madre superiora nel suo discorso si è più volte soffermata sul significato della parola “speranza”, ma ha anche ricordato che tra le donne la Madonna resta il punto di riferimento più importante.

Il presidente di Elpida, Nunzia Meccariello, ha così spiegato ad Ottochannel i motivi della scelta di assegnare a Suor Marianna il riconoscimento di quest’anno.

“Abbiamo scelto Suor Marianna - ha spiegato la Meccariello - perché pur essendo una ragazza come noi ha una forza, un coraggio, una grinta ed un carisma che sicuramente vanno premiati. Abbiamo avuto modo di conoscerla, ci ha raccontato le sue abitudini e le sue passioni e noi siamo rimasti contenti e commossi. Abbiamo scelto Suor Marianna e le suore di clausura perché sappiamo che per Sant’Agata le suore rappresentano una porta sempre aperta nei confronti della comunità, non solo nella preghiera, ma anche nel sostegno materiale che sanno dare a chi vive nel bisogno”.

 

di Vincenzo De Rosa