"L'oggetto del desiderio" la mostra che emoziona

Per la kermesse il placet di Vittorio Sgarbi, e di Marco Rossi Doria

Sant'Agata de Goti.  

“Dove va ricercato l’oggetto del desiderio? Chi ne detiene i valori? Di certo, se ne trova traccia tra le tangibili espressioni di apprezzamento, passione e trasporto emotivo, che i visitatori dell’allestimento archeologico sito presso la chiesa di S. Francesco in Sant’Agata de’ Goti, esprimono alla fine del percorso guidato. Si percepisce la sua presenza negli applausi spontanei, nella commozione, nelle lacrime e nei commenti olografi della gente”. L’amministrazione comunale di Sant’Agata de’ Goti prova a tracciare un primo bilancio della mostra dedicata al vaso di Assteas, il reperto archeologico rinvenuto nella necropoli di Saticula, e scelto come simbolo dell’Unione Europea, in mostra nella chiesa di San Francesco dallo scorso 18 dicembre. E Carmine Valentino (nella foto con il vicesindaco Giovannina Piccoli) primo cittadino di Sant’Agata parla anche di numeri: 5000 i visitatori che avrebbero varcato il portone della chiesa di San Francesco per il “Ratto d’Europa”. “Le radici, la cultura, il senso di appartenenza di un popolo che si ritrova nella storia dei propri antenati e di un simbolo, dalle riconosciute credenziali nazionali ed internazionali - spiega Valentino - hanno ancora una forza dalla coinvolgente entità, che stimola la sentimentale e garbata voglia di guardare al futuro che da sempre caratterizza il popolo italiano”. Termometro dell’apprezzamento ricevuto dalla mostra i tanti commenti conservati nel libro degli ospiti posto all’uscita del percorso e tra questi quelli di Vittorio Sgarbi, dell’europarlamentare Andrea Cozzolino e dell’ex sottosegretario di Stato all’Istruzione del governo Letta Marco Rossi Doria che ha definito la mostra dedicata al cratere di Assteas: “percorso nuovo e suggestivo, adatto per la didattica scolastica ed idoneo a far avvicinare alla materia anche i non cultori”. “E’ questo - ha spiegato Valentino - il risultato di un lungo percorso, tracciato tra spigolature burocratiche ed interlocuzioni istituzionali, possibile solo grazie all’attenta, autorevole e risolutoria guida della Soprintendenza Archeologica e di tutto il suo staff, ed al lavoro di questa amministrazione e dei tanti professionisti coordinati dal nostro consigliere comunale con delega alla valorizzazione del patrimonio archeologico Angela Ascierto”.