La scuola di Paduli nell'indagine internazionale sulle Scienze

Il dirigente:«E' un impegno delicato poiché i risultati esprimeranno il livello di apprendimento»

Paduli.  

La Iea ( International Association for the Evolution of Educational Achievement) ha scelto l’Istituto “E. Falcetti” di Apice per l’indagine internazionale Timss 2015 (Trends in International Mathematics and Science Study) per la valutazione comparativa delle competenze di matematica e scienze. La rivelazione in Italia si terrà nel periodo compreso tra marzo - aprile e coinvolgerà circa 8000mila studenti e 220 scuole sul territorio nazionale. Per la rilevazione saranno selezionate casualmente dall’Invalsi sino a due classi terze della scuola secondaria di primo grado (scuola media). Gli studenti di ciascuna classe saranno impegnati per una mattinata di somministrazione. Parallelamente, al fine di rivelare alcune informazioni sul contesto scolastico degli studenti, saranno anche coinvolti nella compilazione di un questionario il dirigente scolastico e gli insegnanti di matematica e scienze degli alunni delle classi campionate.

«E’ un impegno delicato per alunni e docenti dell’Istituto di Paduli – commenta il dirigente scolastico Eduardo Falbo – scelti per questa indagine e nel contempo costituisce una importante responsabilità considerando che i risultati saranno trattati per esprimere il livello di apprendimento dell’insegnamento della matematica e delle scienze. Non è un impegno nuovo per docenti ed alunni essendo questi ultimi già stati attori e protagonisti di manifestazioni e concorsi a livello nazionale portando a casa dei risultati lusinghieri. Auguro pertanto un in bocca al lupo a studenti e docenti». La scuola di Paduli è stata infatti scelta per rappresentare l’Italia nel progetto internazionale Timss, che è una indagine periodica, ripetuta ogni quattro anni, e che ha come principale obiettivo la valutazione comparativa delle competenze di matematica e scienze degli studenti al quarto anno di scolarità (di età compresa tra i tredici e i quattordici anni).

L’indagine si svolge in più di 60 Paesi in tutto il mondo ed è giunta al sesto ciclo di attuazione (le precedenti edizioni si sono svolte nel 1995, 1999, 2003, 2007, 2011). La Iea è infatti un’associazione indipendente senza scopo di lucro, di centri di ricerca e agenzie governative, che conduce ricerche comparative internazionali nel campo delle Scienze sin dal 1959.

Cosa dice invece il rapporto del 2011 a firma del commissario straordinario Invalsi Paolo Sestito per quanto riguarda l’Italia?

«I risultati del rapporto sono vari e articolati e non sono qui riassumibili in poche righe: il rapporto va letto con attenzione e cogliendone gli spunti alle analisi e alle riflessioni. Sinteticamente, può però dirsi che emergono molte conferme: i risultati dell’Italia sono più lusinghieri nella quarta primaria, specie nell’area della comprensione della lettura, ma diventano meno soddisfacenti col proseguire del percorso scolastico (nelle misure riferite quindi alla III secondaria di primo grado); in termini relativi, il peggior risultato rimane quello ottenuto in matematica, ma il peggioramento tra primaria e secondaria di primo grado è più ampio nelle scienze; il quadro delle differenze interne all’Italia è coerente con quello che emerge dalle prove nazionali condotte dall’Invalsi e che vedono un generale ritardo, in ampliamento al procedere del percorso di studi, delle regioni del Sud».

di Michele Intorcia