La comunità santagatese ha reso il suo ultimo saluto questo pomeriggio a Ciccio il parcheggiatore. Lo ha fatto con il lutto cittadino, con le bandiere a mezz’asta, le saracinesche abbassate e con la presenza ai suoi funerali di parenti e conoscenti, ma anche di tante persone che hanno voluto, in maniera semplice ma significativa, testimoniare la vicinanza alla sua famiglia.
Francesco Ciervo aveva 69 anni. Lascia la moglie Anna e tre figli, che in silenzio ed in maniera composta, hanno accompagnato l'ultimo viaggio per le strade di Sant'Agata del parcheggiatore deceduto sabato pomeriggio, all'ospedale di Caserta, a seguito di un'aggressione.
Un’assemblea silenziosa e commossa ha seguito il rito funebre celebrato da don Antonio Abbatiello e don Franco Iannotta nel duomo dell’Assunta. Cordoglio che poi è esploso in un applauso quando la salma di Ciccio il parcheggiatore è stata portata a spalla nella piazza antistante la chiesa, lì dove Alessandro Della Ratta, avvocato della famiglia Ciervo, ha ringraziato tutti i presenti, le istituzioni santagatesi e le forze dell'ordine per il lavoro che stanno svolgendo per fare chiarezza sull'aggressione di giovedì. Aggressione che ha poi causato la morte di Ciccio.
Dopo il discorso, un ultimo applauso ha accompagnato la partenza del corteo funebre verso il cimitero comunale di Sant'Agata.
Il saluto di Mario
C'è però un'immagine bella - se di bello quacosa può esserci in un funerale - che vale la pena ricordare. Nelle due ore precedenti all'inizio del rito funebre, quando la bara con la salma di Francesco Ciervo era già stata sistemata nella navata centrale del duomo, per salutare Ciccio il parcheggiatore ed esprimere il cordoglio alla sua famiglia è arrivato in chiesa Mario. Il parcheggiatore.
"Collega di piazza" con Ciccio, e compagno di mille, innocue, litigate. Mario, all'inizio del 2013 era stato investito mentre passeggiava lungo il marciapiede di via Caudina. Per quell'incidente ha perso una gamba. Ma oggi c'era, per salutare Ciccio.
Vincenzo De Rosa