L'abbazia, la luna ed una chitarra nella sera di Capossela

Il cantautore ieri a San Salvatore Telesino per l'ultimo appuntamento del Versus Festival

San Salvatore Telesino.  

“Vinicio Capossela è cittadino del mondo che ha a che fare con questa nostra parte di mondo. Il mondo dell’appennino meridionale”.

Sono le parole di Tonino Conte, professore ed ex senatore, ad introdurre Vinicio Capossela sul palco allestito nel giardino dell’abbazia medioevale di San Salvatore Telesino per l’ultima serata di Versus, Festival internazionale del documentario di viaggio e del cammino ideato da Tabula Rasa Eventi in collaborazione con il Comune di San Salvatore Telesino ed il GAL Titerno. 

Sul palco Capossela si concede ad una intervista informale con lo stesso Tonino Conte. Un viaggio nei capitoli del suo nuovo libro Il Paese dei Coppoloni, edito da Feltrinelli e finalista in questa edizione 2015 del Premio Strega.

 

Perché il viaggio è il tema del festival, e viaggio è quello che Capossela compie nelle sue terre, lui irpino di origine, raccontando nel suo lavoro delle storie e dei personaggi di Calitri e degli altri borghi dell’appennino campano.

Borghi che la platea ha visto scorrere sul maxischermo grazie al documentario dedicato al libro e presentato prima dell’entrata in scena di Capossela.

Sul palco poi il cantautore leggerà anche un capitolo del suo nuovo libro, quello dedicato alla “luna”, prima di concedersi alle lusinghe del pubblico e salutare tutti con una canzone, solo voce e chitarra, per rendere magica la notte dell’abbazia.

Poi, il contatto con i fan, le dediche su libri e cd: fotagrafia finale di questa prima edizione del Versus Festival.

Vincenzo De Rosa