“Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda”.
Morena Di Lonardo, candidata alla carica di consigliere comunale con la lista Guardia Futura cita Italo Calvino per lanciare il suo appello in vista delle elezioni di domenica prossima.
"Ecco, i dialoghi umani - spiega la Di Lonardo - troppo spesso assumono queste caratteristiche: conversazioni inconcludenti e prive di contenuto, dove l’uno vuole aver la meglio sull’altro. Ma solo dove c'è dialettica costruttiva c'è civiltà, c’è storia, c’è crescita politico-culturale, arricchimento di idee".
"E allora, se il confronto è sinonimo di crescita personale e sociale, il mancato confronto - scrive Morena Di Lonardo - fa sì che l’intelletto umano sia devastato dalla mediocrità di un mondo senza stimoli, lasciando agli sciacalli la percezione di ciò che ci circonda. Per poter degnamente appartenere al consorzio umano, occorre che ognuno si faccia partecipe e si renda protagonista di un fare condiviso. La libertà è la possibilità di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, con la volontà di ideare e di mettere in atto un'azione. Ricordiamoci che la libertà non è uno spazio libero! La libertà è partecipazione!
Ciascuno deve essere attivamente presente nella costruzione di un bene comune, quel bene comune che siamo noi, le nostre passioni, i nostri interessi, i nostri bisogni. Diamo la possibilità a tutti di esprimersi e di farlo al meglio, senza tralasciare nessuna voce. Predisponiamo il nostro cuore, la nostra anima all’accoglienza e non ad una condanna preventiva. Abbandoniamo le guerre partitiche e le diatribe tra le opposte fazioni. Noi siamo una comunità che vuole crescere e che ha bisogno di solidarietà, onestà e apertura verso l’altro. La nostra comunità ha bisogno di uno spazio fertile su cui costruire, rectius, far rivivere il suo fiorente passato".
"Menti illustri, ingegni eccelsi - spiega la candidata - hanno percorso le strade di Guardia, quella Guardia che ha dato i natali a personaggi di grande spicco, quella Guardia che ha bisogno di ritornare ad essere “Wardia la bella” soprattutto nella mentalità del popolo che la vive. Riappropriamoci di quel senso di coesione sociale e unità comunitaria che un tempo ci contraddistingueva ma che oggi sembra essere venuto meno. Buttiamo giù quei muri e costruiamo ponti, ponti che aprano alla condivisione. Facciamo sì che coloro che sono costretti ad abbandonare il nostro paese per qualsivoglia ragione ritornino, perché Guardia offre loro delle opportunità e dei punti di partenza".
"Guardia - continua la nota della Di Lonardo - ha una storia centenaria che affonda le proprie radici nella cultura. La cultura non è e non deve essere un sistema originario, essenziale, immutabile, ma un insieme di processi mutevoli, dinamici, instabili. La cultura è quel che gli individui acquisiscono in quanto membri di una società, che acquisiscono socialmente. La cultura è risorsa! E, allora, se la cultura è risorsa, facciamo in modo che essa diventi uno dei punti di partenza della crescita locale.
La cultura è un contenitore di idee, di spunti, di elementi caratterizzanti, che vanno dalla musica alla pittura, dalla lettura alla fotografia, dalla riscoperta degli antichi saperi alla creazione di nuove conoscenze. In una società che vuole dirsi tale, la cultura deve occupare uno spazio importante, deve potersi esprimere in tutte le sue forme. Le passioni, la creatività, gli interessi, il cd. Free time, il talento… possono farsi tasselli di un mosaico che dà occupazione, crescita sul profilo lavorativo, personale ed economico.
In un contesto di crisi globale e locale, di crisi economica e morale, dobbiamo recuperare la voglia di fare per il nostro paese, la voglia di viverlo nelle sue bellezze paesaggistiche, turistiche ed enogastronomiche. Il tutto predisponendo progetti specifici, attraverso programmi da sostenere anche con finanziamenti regionali ed europei. Sentiamo spesso dire che i giovani rappresentano il futuro.. Sì, senza dubbio tale assunto è da condividere, ma talora si dimentica che quel futuro è innanzitutto presente.
Un presente che, pur rifacendosi al passato, sappia spingersi avanti, muovendo i passi verso un avvenire con basi solide, un avvenire che non dovrà vacillare, ma dovrà sapersi mantenere su pilastri ben fermi. Tali pilastri bisogna costruirli insieme. Io metterò a disposizione le mie capacità, le mie conoscenze, il mio tempo, garantendo impegno e dedizione. E’ necessario però che i cittadini ci diano una mano affinché si possa creare qualcosa che sia rispettoso e rispecchi la nostra Guardia.
Un centro culturale giovanile polivalente sarà il fulcro di attività di ogni sorta, attività che diffondano la conoscenza della storia e delle tradizioni locali e la coniughino con le esigenze attuali.
Da corsi gratuiti per chi voglia specializzarsi in settori di proprio interesse a veri e propri concorsi di talenti, dove ciascuno possa mettere in risalto le proprie qualità. Dalla realizzazione di attività di sensibilizzazione in relazione all’integrazione socio-culturale al potenziamento di luoghi di aggregazione e di incontro, quale ad es. la biblioteca comunale, dove i giovani possano trovare servizi e strutture capaci di intercettare il loro bisogno di comunicazione alla creazione di sportelli di informazione, monitoraggio e consulenza.
La politica deve saper prendere dai giovani il meglio che essi possono dare. L’ingrediente fondamentale che i giovani sanno dare sono sicuramente i sogni: decontestualizzati, irrealizzabili, istintivi, ma in questo spesso si nasconde l’intuizione e la voglia di cambiare. La politica deve dare ai giovani un ruolo importante che i tempi richiedono: non è più il tempo di essere emarginati.
Il tutto va costruito secondo l’idea del 'pair to pair', lasciando ognuno libero di esprimersi. Case, strade, edifici… sono solo una tessera di un discorso ben più ampio che coinvolge l’individuo e la coltivazione morale e professionale dello stesso".
"Io - conclude Morena Di Lonardo - sono pronta ad offrire il mio impegno, la mia serietà, la mia semplicità, la mia disponibilità, la mia speranza. Solo aperta…Mente possiamo farcela… solo con una valida motivazione, intesa come binomio di motivo più azione, possiamo raggiungere grandi risultati. Io nella vita ho un leit motiv che mutuo da Goethe e che è il seguente: Qualunque cosa tu possa fare, qualunque cosa tu possa sognare, comincia! Non basta volere. Bisogna fare.
E, allora, eccomi qui ad intraprendere questo mio percorso nel mondo politico, per la prima volta da protagonista, speranzosa di poter condividere con il popolo di Guardia questo mio cammino. Tutti dobbiamo cominciare, insieme, a farci portatori e parte attiva di interessi qualificati, sì da dare a questa comunità lo slancio giusto per vincere la crisi locale e globale che stiamo vivendo. Viva Guardia! Viva il suo futuro!"
Vincenzo De Rosa