Castelfranco, entra nel vivo il duello Morcone-Giallonardo

Nel piccolo centro del Fortore a farla da padrone un clima di attesa ed incertezza

Castelfranco in Miscano.  

Mancano solo due settimane al voto amministrativo che rinnoverà il consiglio Comunale in nove Comuni della Provincia di Benevento. A Castelfranco in Miscano a contendere la poltrona di primo cittadino all’uscente Antonio Pio Morcone c’è il funzionario della Comunità Montana del Fortore Pietro Giallonardo. Già Sindaco di Castelfranco in Miscano per dieci anni, dal 2000 al 2010, Giallonardo nel passato è stato anche consigliere ed Assessore della Provincia di Benevento con l’allora Presidente Carmine Nardone. Nel Comune del Miscano, come del resto è così anche negli altri otto comuni che vanno al voto, la campagna elettorale conferma un clima di attesa ed incertezza. Castelfranco in Miscano è un piccolo centro di oltre novecento persone, con un economia basata soprattutto sul settore primario. Infatti sono tante le aziende agricole che sono presenti sul territorio e molte di queste, chiudono la filiera casearia, producendo il famoso caciocavallo. Gente semplice, onesta e laboriosa dedita al lavoro dei campi.

E Pietro Giallonardo fa leva proprio su quest’ambiente e dice “Candidandomi ho raccolto il desiderio delle tante persone che mi hanno sempre sostenuto nei tanti anni di attività amministrativa. Dopo cinque anni di sofferenza ho ritrovato un grande entusiasmo e la volontà di riprendere, da parte di tanti amici, quel discorso che si era interrotto bruscamente cinque anni fa, i tanti progetti avviati allora che sono tutti da portare a termine. La nostra comunità ha subito in questi anni un amministrazione che non è mai andata oltre le chiacchiere e i proclami. Io credo una cosa semplice che un amministratore di una piccola comunità come la nostra deve vivere il territorio. L’attuale Sindaco, oltre a non essere di Castelfranco, vive anche il paese in modo discontinuo e distaccato. Quindi in modo chiaro dico “chi decide di amministrare un Comune poi devi viverci”.

Di professione l’attuale Sindaco Morcone fa l’avvocato e forse proprio per questo ha scambiato la vita amministrativa come se fosse un tribunale. Continue minacce, denunce, Tar, Corte dei Conti, Procura della Repubblica e tanto altro. Lo dico con molta modestia, amministrare non è solo controllo e minaccia, ma soprattutto è mettere in piedi un programma, un progetto per la nostra comunità. Le opere che sono state finanziate con l’accelerazione della spesa sono tutti progetti avviati dal sottoscritto. Anche questo protagonismo eccessivo sul Maestro di musica Antonio Pappano è disonesto. Morcone dice sempre ho riscoperto Pappano. E’ una bugia visto che sono dodici anni ormai che viene organizzato un memorial a favore di Pappano.

Piuttosto chiedo al Sindaco Morcone come mai durante la sua amministrazione non è stato speso nemmeno un euro per la sagra del caciocavallo? Addirittura anche per ottenere qualche autorizzazione comunale bisognava attendere sempre l’ultimo momento. Tutto questo per un Comune come il nostro, che si basa su questa produzione, è una vergogna. Sono consapevole che amministrare in questo momento non è cosa semplice, ma sono anche convinto che se la squadra amministrativa è compatta anche nelle difficoltà è possibile tirare fuori qualcosa di positivo. Per questa sfida elettorale poi sono abbastanza fiducioso, girare nel paese, parlare con la gente e rivedere quel sorriso mi tranquillizza. Dopo anni di delusione è quasi come se si fosse accesa una speranza nella gente, ora manca solo fare la scelta giusta”.

Giuseppe Addabbo