Stallo dei lavori all’ex Municipio, l'opposizione interroga

La struttura dovrebbe ospitare il centro operativo della Protezione Civile

Apice.  

I consiglieri d’opposizione Donato Limongelli e Antonella Pepe, del gruppo Un’Altra Storia, hanno recentemente inviato una interrogazione scritta al sindaco Ida Albanese (nonché assessore ai Lavori pubblici) per conoscere i motivi della sospensione dei lavori di adeguamento e miglioramento dell’ex Municipio comunale. “Visto che ormai da molti mesi sono fermi i lavori – commentano i due Consiglieri – che dovevano essere consegnati nel 2011, così come si evince dall’apposita cartellonistica dei lavori, chiediamo se risulta all’Amministrazione e ai competenti Uffici tecnici tale fermo. Chiediamo inoltre di conoscere i motivi di tale sospensione e quando saranno ripresi i lavori; di conoscere se saranno applicate delle penali sui ritardi e di conoscere se ci saranno delle ricadute negative in termini di aumenti della spesa pubblica. Chiediamo inoltre di sapere quali provvedimenti saranno adottati nei confronti di eventuali responsabili di questi esorbitanti ritardi nella consegna dei lavori commissionati nel 2010.

Chiediamo inoltre che tale argomento, unitamente allo status quo dei lavori appaltati negli ultimi 24 mesi, sia portato in discussione, con relazione dei rispettivi responsabili, nel prossimo Consiglio comunale, anche in relazione all’elaborato piano triennale delle opere pubbliche redatto dal geometra Maioli”. L’ex Municipio comunale situato ad Apice vecchia è stato destinato, secondo un progetto approvato dalla Regione Campania, ad ospitare Il Com (Centro Operativo Misto) della Protezione Civile. Apice risulta infatti comune capofila Com tra gli altri Enti che ne faranno parte in futuro, anche se non si sa ancora quando: Paduli, Buonalbergo e Sant’Arcangelo Trimonte. Secondo quanto si legge dalla norme varate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile: “Tale struttura operativa ha lo scopo di coordinare i servizi di emergenza e la sua ubicazione deve essere inoltre baricentrica rispetto ai Comuni afferenti e localizzata in strutture antisismiche, realizzate secondo le normative vigenti, non vulnerabili a qualsiasi tipo di rischio. Le strutture adibite a sede Com devono avere una superficie complessiva minima di 500 m2 con una suddivisione interna che preveda almeno: una sala per le riunioni; una sala per le Funzioni di Supporto; una sala per il Volontariato; una sala per le Telecomunicazioni.

Tali strutture devono essere dotate di un piazzale attiguo che abbia dimensioni sufficienti ad accogliere mezzi pesanti e quanto altro occorra in stato di emergenza. È opportuno prevedere una sede alternativa qualora, nel corso dell'emergenza, l'edificio individuato risultasse non idoneo.” Allo stato attuale i lavori presso l’ex Municipio situato ad Apice vecchia, destinato ad ospitare il Com, sono fermi da diversi anni. La consegna dei lavori, secondo la data contrattuale, sarebbe dovuta avvenire il 15 agosto 2011.  Fu inoltrata dal comune di Apice alla Regione Campania una richiesta di stato di avanzamento per quei lavori già ultimati. I fondi stanziati dalla Regione per il Com (con Decreto Dirigenziale n.253) risalgono al 18 settembre 2008 per un importo complessivo di euro 297.900, 00.  Dopo la richiesta dello stato di avanzamento, il comune di Apice, a seguito di una comunicazione della Direzione tecnica dei lavori, avvenuta l’11 dicembre 2013, ha approvato una perizia di variante al progetto inziale.  La Direzione dei lavori ha infatti comunicato che: “Per proseguire i lavori di miglioramento sismico dell’edificio in oggetto, è necessario procedere ad una rivisitazione tecnica con particolare riguardo alla copertura, in quanto danneggiata rispetto alle condizioni esistenti nel 2006”. Si autorizzò così la perizia preliminare di variante, redatta dalla Direzione dei Lavori, per un importo complessivo pari a euro 248.017,07. 

di Michele Intorcia