Due coltellate nell'androne del palazzo, 21enne condannato per tentato omicidio

Benevento. Rito abbreviato, la sentenza per Valerio Pagnozzi

due coltellate nell androne del palazzo 21enne condannato per tentato omicidio
Benevento.  

Il pm Chiara Maria Marcaccio aveva chiesto 4 anni, 10 mesi e 20 giorni, la parte civile, rappresentata dall'avvocato Antonio Leone, si era espressa per la dichiarazione di responsabilità dell'imputato, il cui difensore, l'avvocato Pierluigi Pugliese aveva invece evocato la legittima difesa e proposto la riqualificazione dell'accusa di tentato omicidio in quella di lesioni. Nel pomeriggio la sentenza del gup Pietro Vinetti, che, riconosciute le attenuanti generiche, ha condannato con rito abbreviato a 3 anni, 3 mesi e 10 giorni, per tentato omicidio, Valerio Pagnozzi, 21 anni, di Benevento, chiamato in causa per l'accoltellamento di cui l'11 febbraio 2024 era rimasto vittima un 33enne, anch'egli della città.

Pagnozzi era stato arrestato dalla polizia: era finito ai domiciliari, ai è rimasto sottoposto fino ad ieri, quando per lui si sono aperte le porte del carcere: un aggravamento della misura stabilito perchè avrebbe aggredito un congiunto. Per Pagnozzi anche il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, alle parti civili.

Tutto era accaduto in uno stabile di via Bari, al rione Libertà: secondo gli inquirenti, dopo averlo incrociato nell'androne di un palazzo, l'allora 20enne avrebbe 'invitato' il 32enne, che era in compagnia di una ragazza (era rimasta ferita ad una mano nel tentativo di allontanare l'imputato), a togliersi di mezzo e a fargli spazio, quindi l'avrebbe colpito durante una lite ad una spalla e alla parte bassa dell'addome sinistro. Soccorso, il malcapitato era stato trasportato al San Pio e giudicato guaribile in 30 giorni.

Durante la convalida dell'arresto, Pagnozzi aveva offerto una diversa versione dei fatti che non aveva però convinto il Gip, che lo aveva lasciato agli arresti in casa. Ci siamo urtati – aveva raccontato- e ce ne siamo dette di tutti i colori, poi dalle parole si è passati ai fatti. E quando lui, che aveva tirato fuori da una busta della  spesa una bottiglia di vetro, mi ha aggredito, ho avuto paura: ecco perchè, con l'intenzione di difendermi, ho estratto un coltello che avevo in tasca  e l'ho colpito durante una colluttazione, aveva concluso.