Janua: dalle associazioni al Servizio Civile, per un museo giovane e social

Proseguono le proposte al museo delle streghe di Benevento

janua dalle associazioni al servizio civile per un museo giovane e social
Benevento.  

Proseguono con grande successo le collaborazioni tra “Janua-Museo delle Streghe di Benevento” e le associazioni territoriali, come quella partita con “Pro Loco Samnium” ed il suo presidente Pino Petito. Una serie di progetti che diventano sempre più proficui e fucina di idee da concretizzare. L’ultima nata è la cooperazione con la pro loco “Ad Pontem”, presieduta da Maria Nave la quale sin da subito ha coinvolto i
ragazzi del progetto Erasmus, provenienti dalla Spagna e dalla Turchia, all’interno della realtà museale di Janua. Una visita che ha lasciato i giovani studenti piacevolmente sorpresi, in uno scambio di idee tra ciò che accomuna le tradizioni del Sannio e oltreconfine. Curiosità sempre al primo posto, abbinata al fascino della leggenda della janara, iconica memoria magica della nostra terra. E gli studenti Erasmus non sono
nuovi al museo, con sede in Palazzo Paolo V, in pieno centro storico cittadino. Infatti anche la scorsa settimana si sono resi protagonisti delle visite presso “Janua”, provenienti non solo dall’Europa, ma anche dal Messico e Guatemala, accompagnati tutti da guide in lingua.
E’ partito a “Janua” museo, la scorsa settimana, anche il progetto del Servizio Civile Universale, grazie a ConfCoopertive Campania di cui la cooperativa “Ideas”, ente gestore del museo, è iscritta. Due ragazzi affiancheranno per un anno le guide museali, entrando in vivo contatto con la realtà di “Janua”, conoscenza e novità entreranno in stretto rapporto, tale da poter avvicinare sempre di più i giovani ai musei e, allo
stesso tempo, iniziando a muovere i primi passi nel mondo museale e nella gestione di spazi culturali. A tal proposito tante sono le iniziative che verranno messe in campo grazie anche ai suggerimenti dettati dai Nicola e Andrea, i giovani che collaboreranno con il museo. I laboratori didattici si arricchiranno di nuovi percorsi dai “cacciatori di streghe” e mini video formativi che gireranno sulla rete andando ad implementare la presenza social del museo.