In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini e a cinquant'anni dalla storica sentenza di assoluzione, pronunciata proprio dal Tribunale di Benevento, Sannio Europa, società in house della Provincia di Benevento che promuove e gestisce la Rete museale, propone, presso la Biblioteca provinciale 'Antonio Mellusi', una mostra bibliografica dal titolo 'Pier Paolo Pasolini. Ho raccontato per il solo piacere di raccontare', ideata in collaborazione con la Coop Macchine celibi da Manuela De Noia e Alessandra Cavoto. La mostra si terrà dall'8 luglio al 17 luglio e punterà i riflettori oltre che sulla figura di uno degli intellettuali più importanti del Novecento soprattutto sulla cruciale sentenza del Tribunale di Benevento dell'ottobre 1972.
Come noto, il 2 settembre del '72 presso il Cinema comunale del capoluogo sannita fu proiettato, in anteprima nazionale, il capolavoro pasoliniano 'I racconti di Canterbury', ispirato all'omonima opera letteraria di Geoffrey Chaucer. Ne nacque una vicenda giudiziaria. Uno spettatore napoletano sporse denuncia alla Procura di Benevento. Altri otto atti simili si registrarono in tutt'Italia e gli uffici giudiziari si limitarono a trasmettere gli atti al Procuratore di Benevento, per competenza territoriale.
Fu emesso un ordine di sequestro della pellicola mentre al regista Pier Paolo Pasolini, il produttore Alberto Grimaldi e il gestore del cinema, il beneventano Salvatore Iannella, fu addebitato il reato di spettacolo osceno. Ma il 2 ottobre del 1972 il Tribunale di Benevento, in composizione collegiale, pronunciò una sentenza spartiacque. I giudici Daniele Cusani, Bruno Rotili ed Alfonso Bosco assolsero gli imputati con la formula 'il fatto non costituisce reato', riconoscendo alla pellicola pasoliniana il valore di 'opera d'arte' e sancendo la libertà dell'artista e il valore costituzionalmente intangibile dell'espressione artistica. L'assoluzione fu confermata in Appello e poi dalla Suprema Corte di Cassazione.
Alla Biblioteca in vetrina gli articoli dei quotidiani che raccontano le fasi del celebre processo, l'imperdibile numero della rivista Proposta che dedicò un numero monografico alla vicenda, mentre il visitatore sarà guidato nel percorso espositivo da una pannellistica ad hoc e dalla proiezione de I racconti di Canterbury.
Sarà possibile visitare l'esposizione gratuitamente negli orari di apertura della Biblioteca provinciale (tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e di pomeriggio: martedì, mercoledì e giovedì dalle 14,45 alle 17,45; previste due aperture straordinarie: sabato 16 luglio ore 10 -12 e ore 19,30 -21,30, domenica 17 luglio dalle 19,30 alle 21,30).
“La figura di Pasolini – spiega il presidente di Sannio Europa Giuseppe Sauchella – è un simbolo immortale di arte e libertà. La mostra mette a fuoco il famoso processo di Benevento a Pasolini: un episodio che – terminato con una sentenza d'assoluzione – ha un significato centrale nella storia del cinema ma anche in quella della giurisprudenza per la magistrale definizione giuridica che i giudici sanniti diedero della scriminante del valore artistico. Alla Biblioteca 'Mellusi' accenderemo i fari su un episodio chiave della storia contemporanea della città”.
“E' una mostra – conclude il vicepresidente della Provincia Nino Lombardi – di altissimo pregio culturale. Celebriamo il centenario di una colonna del Novecento culturale italiano e ricordiamo la modernità giuridica di cui seppero farsi interpreti i giudici del tribunale di Benevento. Un pezzo della storia culturale italiana che ebbe il Sannio come epicentro che viene ripercorso con una ricostruzione storica attenta e metodi di fruizione innovativi: un appuntamento che impreziosisce le attività di un'istituzione culturale centrale della Provincia qual è la Biblioteca 'Mellusi'”, conclude Nino Lombardi.ari mostra