Bimba uccisa, il papà ascoltato dai carabinieri

Accompagnato dall'avvocato Gallo, ha fornito alcune precisazioni sulle affermazioni fatte

San Salvatore Telesino.  

I carabinieri lo hanno ascoltato questo pomeriggio, e non è escluso che lo facciano ancora se sarà necessario. Accompagnato dall'avvocato Fabrizio Gallo, che rapppresenta i genitori della vittima, Mario, il papà della bimba rumena, di San Salvatore Telesino, rinvenuta senza vita lo scorso 19 giugno nella piscina di un casale, è comparso dinanzi ai militari della Compagnia di Cerreto Sannita, ai quali ha fornito una serie di precisazioni rispetto alle affermazioni rimbalzate nelle scorse ore, anche attraverso gli schermi di 'Chi l'ha visto?'. Attenzione puntata, in particolare, su un paio di circostanze, entrambe collocabili la sera precedente il dramma. Il sabato sera, dunque. La prima riguarda un gettone per un giro gratis sulle giostre di cui Maria era in possesso, l'altra la presenza di due giovani rumeni. L'uomo avrebbe ammesso di averli notati nei pressi delle stesse giostre, mentre davano una mano. Situazioni che richiederanno una ulteriore escussione del gruppo di giostrai, per capire se davvero i due cittadni stranieri avessero avuto a che fare con loro, come detto, la sera del 18 giugno. Due giovani di cui non vi sarebbe traccia, invece, secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori, la domenica. Il giorno in cui era stato scoperto l'orrore, la terribile fine riservata alla piccola, che non aveva neanche 10 anni.

A distanza di quasi tre settimane, l'indagine per omicidio e violenza sessuale, nella quale è allo stato chiamato in causa un 21enne che ha sempre respinto ogni sospetto sul suo conto, attende ancora una svolta risolutiva. Il punto dell'attività investigativa, che nei prossimi gorni potrebbe essere supportata dai risultati di altri rilievi scientifici, è stato fatto questa mattina nel corso di un incontro tra il Procuratore reggente Giovanni Conzo, il sostituto Maria Scamarcio, il colonnello Pasquale Vasaturo, comandante provinciale dell'Arma, ed il maggiore Alfredo Zerella, che guida i militari della Compagnia di Cerreto Sannita. Senza soste il lavoro di analisi delle dichiarazioni e degli orari, nessun elemento viene tralasciato per cercare di illuminare, finalmente, una storia agghiacciante. Come già riportato, un'amichetta avrebbe incrociato Maria sabato sera. Sembra che non fosse in ordine e che accusasse dolori all'addome, per questo la minore l'avrebbe condotta presso la sua abitazione, dove la mamma si sarebbe occupata di Maria. Le due bimbe sarebbero poi nuovamente uscite, a quanto pare si sarebbero imbattute in qualcuno. Se davvero è andata così, chi era costui?

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