Il suo corpo è stato ritrovato senza vita tre settimane fa. Da allora è ancora all'obitorio del Rummo perché non ci sono soldi per il funerale.
Esther, 36 anni di nazionalità nigeriana, è stata uccisa con più colpi di pistola. E' stata abbandonata tra le erbacce lungo la linea ferroviaria che conduce alla stazione centrale di Benevento.
Ogni giorno, arrivava a Benevento da Castelvolturno per prostituirsi. In città trascorreva la notte. Di giorno tornava a casa. Il suo ultimo viaggio sola andata probabilmente lunedì 13 giugno.
La salma è ormai libera dalle indagini ma il suo corpo è ancora al morgue del Rummo in attesa di un funerale. Non ci sono soldi. Non ne ha la famiglia. Troppo poveri per potersi permettere quella spesa. Ci sarebbe il trasporto gratuito del comune al cimitero, ma non è un funerale.
Nasce da qui l'idea di una raccolta fondi per le esequie di Esther. Un'idea alla quale stanno contribuendo diversi cittadini e che coinvolge le Caritas di Benevento e Caserta.
Dopo le preghiere e le fiaccolate un gesto concreto. Una comunità che si unisce contro l'indifferenza. Che, almeno dopo la morte, tenta di riconoscere ad Esther quella dignità che non ha mai avuto in vita.
Madel