Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio, ha spiegato di essere un operaio e di non aver mai saputo del suo ruolo di amministratore unico di quella società dal 3 giugno 2015. Sono un fabbro, ricordo che mi avevano fatto firmare alcuni documenti dopo aver concluso un lavoro per loro, ha precisato Carlo Russo, 53 anni, di San Martino Valle Caudina, per il quale il Tribunale ha deciso il proscioglimento per la particolare tenuità del fatto.
Difeso dall'avvocato Cecilia Del Grosso, era accusato di bancarotta dopo essere stato tirato in ballo da una indagine su una srl che si occupava di impianti, dichiarata fallita nel 2018. In particolare, come amministratore avrebbe sottratto libri e scritture contabili per non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. Il Pm ne aveva chiesto la condanna, di diverso avviso il collegio giudicante.