Telecamere davanti 2 case, spaccio di droga: 5 condanne confermate, una ridotta

Benevento. La sentenza della Corte di appello sull'indagine dei carabinieri di Montesarchio

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Montesarchio.  

La riduzione di una condanna, la conferma delle altre. E' la sentenza della Corte di appello per le sei persone di Montesarchio coinvolte nell'inchiesta antidroga del sostituto procuratore Maria Dolores De Gaudio e dei carabinieri della Compagnia della cittadina caudina.

Nel marzo 2023 la decisione del gup Gelsomina Palmieri che, al termine di un rito abbrevioiato, aveva deciso le seguenti pene: esclusa l'aggravante della cessione a minore, 5 anni e 20mila uro di multa a Maria Rosaria Barbato, 40 anni; 4 anni e 6 mesi e 20mila euro di multa al figlio, Luigi Franco, 24 anni – sono difesi dall'avvocato Ettore Marcarelli - ; 1 anno e 1200 euro di multa, dopo l'applicazione della ipotesi più lieve per un capo di imputazione, a Giuseppe Duilio (avvocato Enzapaola Catalano) 57 anni; 8 mesi e 1000 euro di multa, dopo l'applicazione della ipotesi più lieve per un capo di imputazione, a Maurizio Arena, 47 anni; 4 anni e 2 mesi e 20mila euro di multa a Gaetano Arena, 45 anni; 5 anni e 4 mesi, escluse l'aggravante della cessione a minore e la recidiva, a Marco Iovino, 58 anni, assistiti dall'avvocato Vittorio Fucci.

Iovino rispondeva anche di un'ulteriore accusa legata alla perquisizione compiuta il giorno dell'arresto, durante la quale erano stati rinvenuti e sequestrati 200 grammi di cocaina, due pistole clandestine – una con matricola abrasa, l'altra alterata – e munizioni. Per Iovino la pena è stata fissata a 5 anni, 3 mesi e 20 giorni.

L'inchiesta era rimbalzata all'onore delle cronache nel marzo del 2022, quando era stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare.Nel mirino degli inquirenti, una serie di episodi di spaccio di crack, hashish e cocaina. Droga comprata nel Napoletano e poi nascosta  in aperta campagna, in attesa di essere venduta nel centro storico di Montesarchio.

I fatti contestati andavano dal dicembre del 2020 agli inizi del 2021 ed avevano riempito un'attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali, dalle deposizioni degli acquirenti e dalle riprese fissate dalle telecamere installate dinanzi a due abitazioni.