La parola è ora passata al gip Pietro Vinetti, che dovrà decidere sulla proposta, avanzata dal pm Licia Fabrizi, di messa alla prova per 14 delle 22 persone -infermieri, medici e impiegati- coinvolte nell'indagine dei carabinieri in materia di assenteismo, e non solo, all'Asl di Montesarchio.
La messa alla prova è un istituto che comporta la sospensione del procedimento ed un programma che prevede l’esecuzione di un lavoro di pubblica utilità in favore della collettività che può essere svolto presso istituzioni pubbliche, enti e organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato dall'imputato, affidato all'Ufficio di esecuzione penale esterna.
Questa mattina la camera di consiglio alla presenza dei difensori – gli avvocati Umberto Del Basso De Caro, Valeria Verrusio, Fulvio Dello Iacovo, Michele Florimo, Vincenzo Megna, Enzapaola Catalano, Mario Verrusio, Alessandro Barbieri, Marianna Febbraio, Giovanni Adamo, Angelo Leone, Grazia Luongo, Gennaro Razzino, Vittorio Fucci-, con l'Asl, rappresentata dall'avvocato Vincenzo Barrasso, che ha espresso la sua contrarietà alla soluzione indicata dalla Procura, pur avendo da tempo provveduto al licenziamento degli interessati, attesi il 27 marzo anche da una udienza dinanzi alla Corte dei Conti per la richiesta di risarcimento del danno, anche d'immagine.
Come si ricorderà, l'inchiesta era rimbalzata all'onore delle cronache agli inizi di maggio 2023, quando il gip Gelsomina Palmieri, dopo gli interrogatori, aveva detto no alla sospensione dai pubblici uffici per sette infermieri, cinque medici e sei impiegati.
Nel mirino degli inquirenti una presunta truffa che sarebbe stata messa a segno timbrando l'entrata in ufficio e poi allontanandosi in auto, oppure delegando la timbratura del badge a colleghi e no, che avrebbero così attestato la presenza.
Per le altre otto persone è invece scattata la citazione diretta a giudizio, con udienza predibattimentale: tre di loro sono state chiamati in causa per il versante che riguarda il rilascio dei certificati di vaccinazione contro il Covid, ritenuti falsi.