Un'assoluzione e pene ridotte in appello, per il ricorso al concordato e la riqualificazione nell'ipotesi più lieve dell'accusa di detenzione ai fini di spaccio, per le dieci persone che il Tribunale aveva condannato il 9 novembre 2018 dopo essere rimaste coinvolte, a vario titolo, in una inchiesta su tre rapine compiute in città ai danni di prostitute e una serie di episodi di detenzione e cessione di cocaina, eroina, marijuana, metadone e hashish. Fatti accaduti dal novembre 2014 al giugno 2015.
In particolare ( tra parentesi le pene in primo grado): 4 anni (8 anni) a Enzo Martinelli (avvocato Luca Russo), 44 anni; 3 anni e 7 mesi a Flavio Peluso (7 anni), 45 anni, e Bruno Ziccardi (7 anni), 37 anni – per loro gli avvocati Fabio Russo e Marcello D'Auria-; 7 anni a Roberto Franzese (10 anni), 31 anni, e Luigi Francesca (10 anni), 35 anni- avvocati Antonio Leone e Claudio Fusco-; 3 anni (7 anni) a Vincenzo D'Amore (avvocato Gerardo Giorgione), 50 anni; 5 anni (7 anni) a Ilaria Coccia (avvocato Antonio Bruno Romano), 30 anni; 1 anno e 9 mesi (2 anni) a Giuseppe Gioacchino Ortolano (avvocato Stefano Travaglione), 35 anni, 1 anno, 4 mesi e 15 giorni (2 anni) ad Alfredo Mucci (avvocato Antonio Leone), 47 anni. Infine, assolto Michele Petriella, 52 anni di Circello, al quale erano stati inflitti 2 anni.
Il capitolo delle rapine era contestato solo a Francesca, Franzese e Martinelli. La prima risale al 13 gennaio 2015, quando – secondo l'accusa - Francesca e Franzese, mentre Martinelli era all'esterno, si sarebbero introdotti nell'appartamento di tre donne colombiane, ne avrebbero minacciato una con una pistola e un coltello, ed avrebbero portato via un pc e due cellulari. Un'ora più tardi la stessa sorte sarebbe toccata ad una prostituta cinese alla quale Francesca e Franzese, sempre utilizzando pistola e coltello, avrebbero sottratto un computer e tre cellulari.
Il terzo colpo, addebitato ancora a Francesca e Franzese, era avvenuto il primo febbraio del 2015: ne avrebbe fatto le spese un'altra donna cinese, anche lei intimidita con pistola e coltello e colpita, come la connazionale, con schiaffi. Spariti in questo caso 50 euro, orecchini e tre cellulari.