Poco meno di tre anni fa erano state colpite da una misura interdittiva che il Riesame aveva poi annullato; oggi nei loro confronti è stato dichiarato il non luogo a procedere. Non ci sarà dunque alcun processo, come avrebbe voluto la Procura, per le cinque persone (e tre società) coinvolte nell'inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri forestali su una presunta truffa sui lavori di bonifica e messa in sicurezza permanente della ex discarica comunale Rsu alla località Marrucaro di Puglianello, finanziati con fondi della Regione Campania di derivazione europea.
Si tratta di Domenico Giacomo Battaglino (avvocato Angelo Leone), 62 anni, dipendente comunale e direttore dei lavori, Umberto D'Amelio, 76 anni, Francesco Martello, 59 anni, di Napoli, Guido Crispo, 52 anni, di Acerra- il primo è amministratore unico dell'impresa che ha effettuato l'intervento, il secondo il direttore tecnico e di cantiere della stessa azienda, mentre l'ultimo è amministratore di una società che si è occupata del trasporto di rifiuti – e Italo Santangelo, 34 anni, capo cantiere dell'impresa esecutrice, difesi dagli avvocati Filippo Liguori e Alfonso Quarto.
Truffa e aggravata e falso ideologico in atto pubblico le accuse a vario titolo contestate. Nel mirino degli inquirenti un presunto “complesso meccanismo artificioso per far figurare falsamente in atti pubblici l’escavazione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti interrati in discarica per un quantitativo nettamente superiore rispetto alla reale consistenza in sito, e comunque rispetto a quelli effettivamente scavati, trasportati e conferiti in impianto”.
In tal modo, “negli stati di avanzamento dei lavori veniva poi rappresentata, con riferimento all’estrazione e allo smaltimento dei rifiuti, una maggiore quantità rispetto a quella effettivamente conferita nei vari impianti di destinazione, così ottenendo indebitamente i relativi oneri di smaltimento, retribuiti in base a quanto attestato”. Nell'ottobre 2021 il gip Gelsomina Palmieri aveva disposto la sospensione per 12 mesi dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per Battaglino, il divieto temporaneo per 12 mesi di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare l’attività professionale e di imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per D'Amelio, Martello e Crispo, e per Santangelo il divieto temporaneo per 12 mesi di esercitare l’attività professionale e di imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.
Nella stessa occasione era stato eseguito un sequestro preventivo di beni, finalizzato alla confisca, per un importo complessivo di 757mila euro anche a carico di tre società. L'ordinanza era stata però cassata dal Riesame. Questa mattina la discussione: il Pm ha insistito per il rinvio a giudizio, le difese per il proscioglimento; nel pomeriggio la decisione del gup Maria Di Carlo: non luogo a procedere.